IN CARCERE PER CORRUZIONE

Canegrati: "Intoccabile chi è al vertice A Milano controlli, a Roma no bandi"

Dal carcere la "zarina" della sanità lombarda se la prende con il sistema. "Voglio spiegare tutto, i piccoli imprenditori sono capri espiatori"

27 Feb 2016 - 09:42
 © da-video

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E' in cella dal 16/2 con un pensiero fisso: rivedere il figlio. Ma per Maria Paola Canegrati non sarà facile, visto che il marito non lo permette. Così in cella la zarina della sanità lombarda lavora alla sua difesa e tramite Repubblica avvisa: "Racconterò tutto. Il sistema ti uccide - dice - L'imprenditore è tirato per la giacchetta e nella rete restano i pesci piccoli. Chi decide, il vertice del sistema, non viene toccato"

Canegrati si considera uno dei "pesci piccoli", nonostante sia al vertice di aziende con un totale di 1200 dipendenti. "Noi siamo il caprio espiatorio" dice, Lei è accusata di essere a capo del sistema di corruzione che ha portato in prigione anche il leghista Fabio Rizzi.

Ma è un altro "sistema" il bersaglio delle donna: "Nella sanità lombarda ci sono molti difetti e in molti hanno colpe ma ci sono anche tante persone perbene. E ogni volta che per lavoro vado a Roma mi chiedo come sia possibile che lì le cose funzionano come funzionano. A Milano gare pubbliche, appalti. A Roma servizi assegnati per tre anni senza bando"

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