Sei persone sono state denunciate per commercio abusivo di materiale esplodente. Immesso sul mercato clandestino un pericoloso botto con il nome della misura varata dal governo
La guardia di finanza di Como ha sequestrato oltre una tonnellata di fuochi d`artificio per un totale di circa 300mila pezzi, destinati ai prossimi festeggiamenti di fine anno. Sei persone, tra cui quattro di nazionalità cinese, sono state denunciate per "commercio abusivo di materiale esplodente ed omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro".
Tra gli articoli sequestrati ci sono petardi, "magnum zeus", "mini ciccioli", "bengala a pioggia", "golden volcano", "rambo 200", "mitraglia tortuga", e altri.
I Baschi Verdi, al fine di verificare il pieno rispetto delle condizioni di sicurezza dei prodotti commercializzati, hanno controllato 5 esercizi commerciali a Como, Villa Guardia, Castelmarte e Merone, gestiti da cittadini italiani e cinesi e sui quali si sono rilevate "modalità di stoccaggio non rispettose delle misure di sicurezza in quanto il materiale esplodente era custodito, con prodotti altamente infiammabili quali riscaldatori, accendini e quadri elettrici". Inoltre, si spiega, "sono stati riscontrati sistemi di allarme inidonei".
Allarme per "Quota 100", il petardo "devastante" È stato ribattezzato "Quota cento" e prende il nome dalla misura di pensione anticipata varata dal governo. Si tratta del nuovo e pericolosissimo petardo immesso sul mercato clandestino dei fuochi in vista della notte di San Silvestro. Un prodotto definito "devastante" dall'appuntato scelto dei carabinieri del gruppo artificieri del comando provinciale di Salerno, Michele Landi che ha lanciato un appello. "'Quota cento' ha 7-800 grammi di miscugli esplodenti che possono essere devastanti", ha sottolineato, spiegando che questi prodotti "non sono altro che degli ordigni esplosivi che non vanno assolutamente utilizzati". Il militare ha invitato tutti a "non comprarli" e "ad allontanarci il più possibile nel momento in cui vediamo qualcuno utilizzarli" ma, soprattutto, a "non toccare prodotti inesplosi" in quanto "i danni maggiori si hanno dal primo gennaio in poi proprio a causa dei petardi che vengono raccolti".