13 milioni di euro per incendio doloso

Como, "Siamo noi le vittime": parlano i due 20enni con la multa-record per incendio nel bosco

Gli universitari dovranno pagare 13 milioni e mezzo di euro per l'incendio del 30 dicembre nell'Alto Lago. "C'erano molti focolai", la difesa

17 Apr 2019 - 08:15
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"Siamo noi le vere vittime, siamo il capro espiatorio". Si difendono così su La Stampa Alessio Molteni e Daniele Borghi, il primo addetto alla griglia, il secondo organizzatore della serata a casa dei nonni, dall'accusa di incendio doloso che portò alla distruzione totale di 110 ettari di bosco nell'Alto Lago di Como, la notte del 30 dicembre. I due universitari ventenni, dopo il babecue che avrebbe innescato le fiamme, sono stati multati per 13 milioni di euro e mezzo. "C'erano altri focolai", insistono. Il difensore: "La pena deve essere riabilitativa e avere un senso", ma il procuratore su Il Giorno risponde: "Segnale per tutti".

La difesa dei due universitari "Non è vero che l'incendio è partito dal nostro barbecue, c'erano molti focolai; speriamo che al processo venga fuori la verità", aggiunge Molteni a La Stampa. "Siamo molto dispiaciuti, ma noi siamo vittime di questa storia", conclude lo studente multato e indagato con l'amico Daniele Borghi e i nonni di quest'ultimo proprietari della casa dove era in corso la serata con la carne alla brace con una decina di amici. "Io e Daniele abbiamo subito chiamato i pompieri e ci siamo lanciati nelle fiamme per cercare di spegnerle", sottolinea il ventenne che avrebbe tentato di salvare i mille ettari poi bruciati (di questo 110 completamente in fumo), insieme a case e a un agriturismo che ha perso tutti gli animali.

Il legale: "La pena deve avere un senso" "Qual è il senso di imporre una sanzione amministrativa di 13 milioni e 542mila euro (in base alla legge regionale del 2008, ndr) a due ragazzi che non possono pagarla?", si chiede sempre su La Stampa Ivana Anomali, l'avvocato difensore dei due indagati per incendio doloso. "La pena deve essere riabilitativa e dotata di un senso", conclude.

Il procuratore: "La maxi-multa è un segnale per tutti" "Questa multa è il segnale che bisogna spingere le persone a una maggiore responsabilizzazione nella tutela dell’ambiente, e per portare avanti una politica di prevenzione che disincentivi l’uso doloso o imprudente di agenti infiammabili". Risponde così su Il Giorno il procuratore capo di Como Nicola Piacente. "Oltre al danno ambientale, - precisa - è stato calcolato il costo dei soccorsi, vigili del fuoco e canadair che hanno lavorato per giorni".

Ancora da stimare, invece, i danni reclamati dagli altri proprietari di case e terreni distrutti dal rogo.

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