Dopo condanna a 14 anni per il caso Barbini, la Procura di Milano chiede una pena esemplare anche per le aggressioni a Savi e Carparelli
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La Procura di Milano ha chiesto la condanna a 20 anni di carcere per Martina Levato nel processo sulle aggressioni con l'acido ai danni di Stefano Savi e Giuliano Carparelli. La giovane è già stata condannata a 14 anni di reclusione, insieme all'amante Alex Boettcher, per l'aggressione a Pietro Barbini. Il pm di Milano Marcello Musso ha poi presentato una richiesta di 14 anni di reclusione per il presunto complice della donna, Andrea Magnani.
Le pene chieste dal pm sono già scontate di un terzo, come prevede il rito abbreviato. Processo separato per Boettcher, che per questo filone non ha scelto il rito alternativo.
La studentessa risponde non solo dell'aggressione con l'acido ma anche del tentativo di evirazione subito da un giovane con cui aveva avuto un flirt, Antonio Margarito.
Il pm: "Martina manipolatrice della verità" - In uno dei passaggi della requisitoria il pm di Milano ha detto: "Martina Levato è una manipolatrice della verità: arriva a scagionare Magnani per l'aggressione a Savi pur di tenere fuori Boettcher". Secondo Musso, inoltre, sono "false" le lacrime di Martina, che ha pianto in aula. Secondo l'accusa, la giovane si è dimostrata "menzognera e mendace fin da subito".
Savi chiede 6,5 milioni di euro - Ammonta a 6,5 milioni di euro il risarcimento chiesto dai legali di Savi a Martina Levato e al presunto complice Magnani. Sfregiato il 2 novembre 2014 e ora parte civile, Savi ha riportato gravissimi danni al volto. Il legale di Margarito ha chiesto invece di condannare la studentessa a versare un risarcimento di 210mila euro.