Un uomo, in aula nel processo milanese a carico di Alexander Boettcher, ha raccontato gli istanti prima dell'aggressione a Pietro Barbini: "Sembrava stessero festeggiando"
© polizia
"Ho visto una ragazza con una specie di bicchierone in mano che sorrideva, dentro un'auto c'erano due persone e avevano tutti un atteggiamento come se stessero festeggiando qualcosa, un atteggiamento quasi ludico". Questa è la ricostruzione di un testimone che, in aula nel processo milanese a carico di Alexander Boettcher, ha raccontato gli istanti prima del lancio di acido del 28 dicembre 2014 contro Pietro Barbini.
Il teste Ermanno G., il giorno dell'aggressione, stava passando in auto in via Giulio Carcano con la moglie. "Nessuno si è reso conto della gravità di quel che stava accadendo" ha spiegato il testimone aggiungendo di aver inizialmente pensato a un gavettone d'acqua. "Ho visto del liquido volare verso destra, non ho visto chi lo lanciava - ha chiarito l'uomo - ma sulla strada prima avevo visto che c'era una ragazza che sorrideva". Il teste ha anche raccontato di aver visto un ragazzo "a torso nudo", probabilmente Barbini che si era tolto i vestiti dopo essere stato colpito dall'acido e "che inseguiva un ragazzo con un cappuccio in testa e lo bloccava".
Al racconto di Ermanno G. è seguito quello della moglie che ha ricordato le parole dette dal marito in quell'occasione: "Guarda questi ragazzi che si tirano i gavettoni a dicembre". E la donna ha poi spiegato di aver visto "una ragazza che scappava e due giovani che si inseguivano".
Tra i testimoni sentiti durante il processo c'è anche un investigatore che ha spiegato di aver visto Pietro Barbini quel pomeriggio "sofferente e col viso corroso", mentre Alexander Boettcher "era stato bloccato a terra, a un certo punto, da una massa di 10-15 persone".
Alexander Boettcher è accusato di una serie di aggressioni insieme alla fidanzata Martina Levato che è a processo con rito abbreviato. La coppia ha avuto un figlio il 15 agosto.