Il legale della ragazza deposita una nuova istanza. E' un cambio di strategia da parte della giovane. Ma il pm di Milano dice no
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Martina Levato ha chiesto di essere ascoltata nuovamente nel processo sulle aggressioni con l'acido a carico di Alexander Boettcher per "far emergere nuovi profili della sua responsabilità penale". Lo ha riferito il legale della giovane, l'avvocato Alessandra Guarini. Finora l'ex bocconiana aveva scagionato il broker o non aveva risposto alle domande che riguardavano il suo coinvolgimento. E' una "completa presa di distanza", ha aggiunto Guarini.
Il pm: "No a nuovi interrogatori" - Il pm di Milano Marcello Musso ha risposto "no" con un atto formale alla richiesta di Martina Levato. Per il pm non occorre sentire ancora una volta la ragazza perché, come aveva già sostenuto nella requisitoria del processo abbreviato che ha portato alla sua condanna a 16 anni, lei è capace di manipolare la verità. Inoltre, da quanto si è saputo, il pm ha fatto riferimento al fatto che lei ha sempre negato l'aggressione a Stefano Savi. L'istanza sarà valutata nell'udienza di martedì del processo al broker, ma potrebbe essere respinta perché il dibattimento è già chiuso (nella scorsa udienza c'è stata la requisitoria) e Levato non è parte processuale, ma solo un teste in quel procedimento.
Il comunicato del legale - "In data odierna - si legge nel comunicato - è stata depositata presso la Cancelleria della XI Sezione penale del Tribunale di Milano un'istanza in cui la propria assistita chiede di essere nuovamente sentita dinnanzi al Collegio chiamato a pronunciarsi sulla responsabilita' penale di Alexander Boettcher".
Deponendo nel processo al broker, nei mesi scorsi, la ragazza, già condannata a 14 anni assieme all'ormai ex amante per aver sfigurato Pietro Barbini e ad altri 16 anni nel processo in abbreviato per le altre aggressioni (Alexander è alla sbarra con rito ordinario), aveva attribuito ad Alex solo una sorta di responsabilità di coppia che aveva, poi, portato lei a commettere i reati (la giovane ha fatto ammissioni solo su due dei quattro episodi al centro dell'inchiesta). Qualche settimana fa, poi, era emerso che la ragazza aveva interrotto i colloqui in carcere con il broker e che sarebbe stata pronta a parlare contro di lui.
Una presa di distanza completa da Alex - La richiesta di Martina Levato di sottoporsi ad un nuovo esame testimoniale, spiega ancora l'avvocato Guarini, "va intesa come il raggiungimento della completa presa di distanza rispetto alla posizione sostenuta sino ad ora nei confronti di Alexander. Martina Levato, alla fine del suo faticoso e tormentato percorso di allontanamento dal Boettcher - si legge ancora - ha ritenuto che la sede migliore per raccontare in maniera completa i gravissimi fatti, di cui è chiamata a rispondere con il suo ex e con il complice Magnani, sia il processo in cui è stata sentita nella veste di testimone assistito, poichè ha deciso di rendere dichiarazioni indispensabili per ricostruire i fatti oggetto dei capi di imputazione e far emergere nuovi profili di responsabilità penale di Alexander".