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Tragedia senza fine nella città lombarda. Il sindaco Gori: "La lucina in fondo al tunnel ancora non si vede"
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E' successo ancora. Altri mezzi dell'Esercito - dopo quando già accaduto mercoledì - si sono recati al cimitero monumentale di Bergamo per portare via 70 feretri che giacevano nella camera mortuaria e nella chiesa. Il forno crematorio, infatti, non riesce più a far fronte a questo periodo di emergenza da coronavirus. Venerdì si sono registrati 88 morti nella Bergamasca.
A Bergamo, quindi, si è ripetuto lo strazio della partenza dei feretri trasportati a bordo di una lunga carovana di mezzi militari. E' la seconda volta in pochi giorni. Il 18 marzo scorso il primo, triste esodo di defunti bergamaschi verso altre città e altre regioni.
Una parte del convoglio militare partito da Bergamo arriverà a Ferrara: il triste carico, scortato dai carabinieri, è composto da 50 bare. I feretri verranno distribuiti tra la Certosa di Ferrara e il cimitero di Copparo per la cremazione. L'amara riflessione del sindaco Giorgio Gori: "Per Bergamo, la lucina in fondo al tunnel, per ora, non si vede".