In poco più di una settimana, Cristina Magni, 37 anni, nella Bergamasca, ha visto morire il padre e il marito Claudio, appuntato dei carabinieri
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Quando il marito Claudio Polzoni, carabiniere, ha iniziato a stare male, "credevamo che fosse solo influenza, ma la situazione peggiorava di giorno in giorno". Una notte il militare è peggiorato, ma il medico, sentito per telefono, non ha voluto ricoverarlo. La mattina non respirava ed è stato ricoverato in ospedale". Poi è morto. E' il drammatico racconto di Cristina Magni, che nel giro di una settimana, ha perso padre e marito per il coronavirus, due delle tante vittime nella Bergamasca. A farle forza la figlia di 10 anni.
"Avrei dovuto impormi, ma ho rispettato la decisione del medico. E ora me ne pento. Continuo a ripensarci", racconta a L'Eco di Bergamo. Nei giorni successivi la donna, che vive a Brignano Gera d’Adda, ha avuto notizie del marito solo grazie ai vertici dei carabinieri. "Poi una sera è andato in arresto cardiaco. Io non ho più visto Claudio".
In precedenza aveva perso il padre, sempre per il virus, anche se era riuscito a vederlo e a salutarlo per l'ultima volta. La figlia, dopo la morte del padre, ha voluto incontrare il colonnello e gli ha regalato un disegno: "Grazie carabinieri!".