Nell'emergenza sanitaria in corso, nella regione scarseggiano posti soprattutto in terapia intensiva, mentre si cerca personale sanitario da subito disponibile. A Milano individuata una soluzione
Posti letto introvabili, soprattutto, in terapia intensiva, e mancanza di medici: agli ospedali al collasso deve far fronte la Regione Lombardia in piena crisi sanitaria da coronavirus. E mentre a tutti i livelli si cerca di reperire disponibilità e personale sanitario subito disponibile, dall'Organizzazione Mondiale della Sanità arriva il monito: "Nell'emergenza servono strutture ad hoc". A Milano già individuato come idoneo l'ex ospedale militare di Baggio.
All'indicazione dell'Oms per fronteggiare l'epidemia, ha risposto prontamente la Regione Lombardia, attualmente la più in sofferenza per numero di contagiati, che ha individuato come struttura apposita l'ex ospedale militare di Baggio.
"Dove poter ricoverare coloro che possono essere dimessi ma sono ancora positivi", ha spiegato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, in attesa dell'ok del governo a reclutare tra i pensionati nuovo personale sanitario.
A fare il punto della situazione, intanto, ai microfoni di NewsMediaset il primario di infettivologia dell'Ospedale Sacco di Milano, il professor Massimo Galli, "Gli ospedali reggono con fatica a questa che è l'epidemia zero del millennio, per la nostra esperienza", sottolinea direttamente dalla prima linea.
"Il problema principale - conclude - è che centinaia di posti letto in rianimazione sono occupati da pazienti con coronavirus".