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Coronavirus, primi casi in Italia: 16 in Lombardia, un morto in Veneto | Pronti due centri per la quarantena

Un 38enne è stato contagiato dopo aver cenato con un amico, rientrato dalla Cina, che è in isolamento all'ospedale Sacco. Infettata anche la moglie incinta. I cittadini di Casalpusterlengo, Castiglione d'Adda e di Codogno "restino in casa"

22 Feb 2020 - 01:46
 © Tgcom24

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Sono 16 i casi di coronavirus in Lombardia. Un 38enne del Lodigiano è risultato positivo al test ed è stato ricoverato in terapia intensiva. Contagiati anche la moglie incinta e il figlio del titolare di un bar di Codogno. Il 38enne non è stato in Asia, ma ha cenato con un amico rientrato dalla Cina. A Codogno e a Casalpusterlengo chiuse scuole, bar e uffici. Un contagio anche in Veneto: si tratta di un 67enne di Padova, mentre un 78enne è morto. Individuate due strutture per la quarantena a Milano e a Piacenza.

Inizialmente l'agenzia Ansa aveva parlato di altri due contagiati, la moglie e un conoscente del 38enne, ma l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, ha quindi chiarito che i due, assieme ai genitori, ai parenti e ad altre persone (una sessantina in totale) che hanno avuto contatto con il contagiato, "sono già stati messi in isolamento o chiamati a stare in isolamento al loro domicilio".

Il 38enne, che lavora per una multinazionale di Casalpusterlengo, secondo quanto ricostruito dalle autorità sanitarie dopo la cena con il "paziente zero" ha incontrato decine di persone: solo negli ultimi quattro giorni è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene e a un corso di formazione. I medici stanno ora cercando di ricostruire cosa abbia fatto e chi abbia incontrato in questi ultimi giorni anche la moglie, che sembrerebbe però aver avuto meno
contatti del marito.

L'assessore ha poi garantito che "sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell'ospedale di Codogno dove si è presentato il paziente poi riscontrato positivo al coronavirus. Abbiamo tutti i tamponi già pronti". Il pronto soccorso era già stato chiuso a scopo precauzionale. "I reparti interessati dagli accertamenti sono anche la Terapia intensiva e la Medicina interna - ha aggiunto Gallera - mentre gli altri funzionano normalmente".

Per quanto riguarda l'uomo rientrato dalla Cina, è stato individuato ma secondo l'assessore "potrebbe essere asintomatico, i nostri tecnici stanno investigando per capirlo. Adesso il paziente è in isolamento al Sacco. Per isolamento adesso si intende anche il proprio domicilio, con una serie di precauzioni per tutte le persone che sono entrate in contatto con il paziente. Stiamo approntando tutte le misure necessarie, coordinandoci con il Ministero della Salute".


Un nuovo caso di positività al coronavirus è stato registrato in Lombardia. E' il 16esimo nella Regione. Si tratta di un paziente ricoverato da qualche giorno all'ospedale di Cremona.


E' ripartito il treno Italo che era stato fermato per in caso sospetto a Milano. Il treno, diretto a Torino, è ripartito intorno alle 22.30.


E' morto all'ospedale di Schiavonia (Padova) uno dei due pazienti positivi al coronavirus. Lo conferma il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia. Adriano Trevisan, 78 anni,  in pensione, era ricoverato già da una decina di giorni per precedenti patologie. 


Due treni sono fermi nelle stazioni di Lecce e Milano perché a bordo ci sarebbero due casi sospetti di coronavirus. Si tratta di un Italo da Milano per Torino e di un Freccia in partenza dalla stazione del capoluogo salentino. In entrambi i casi si sta attendendo che il personale del 118 prelevi le due persone con sintomi influenzali.


Sono saliti a 15 i casi accertati di coronavirus in Lombardia. 


Trenord ha disposto la chiusura delle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo in ottemperanza all'ordinanza delle Regione Lombardia sul Coronavirus. A seguito del provvedimento i treni della Milano-Piacenza non effettueranno le 3 fermate e risultano sospesi i servizi ferroviari tra Pavia e Codogno e tra Cremona e Codogno.


"In questo momento non riteniamo necessario la sospensione del trattato di Schengen. Ma siamo disponibili ad adottare qualsiasi misura per tutelare la salute dei cittadini". Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte parlando dell'epidemia di coronavirus. "Dobbiamo mantenerci flessibili per mantenere la soglia di massima precauzione", ha aggiunto, parlando di "adeguatezza e proporzionalita' come criterio" per ogni misura. 


Sui casi di coronavirus in Italia "eravamo preparati a questa evenienza, trattandosi di agenti virali facilmente trasmissibili. La popolazione non deve essere preoccupata, avevamo un piano e lo stiamo attuando". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte da Bruxelles. 


Scuole chiuse a Piacenza e provincia sabato, in via precauzionale, dopo i numerosi contagi avvenuti nel vicinissimo Basso Lodigiano nelle ultime ore. Lo ha deciso il Comune, insieme all'annullamento di quasi tutte le manifestazioni culturali e non solo. Intanto il dipartimento della Protezione civile ha individuato nell'aeroporto militare di San Damiano, nel comune di San Giorgio, la struttura in cui ricoverare, in caso di necessità, le persone che verranno sottoposte a quarantena.


Uno dei due pazienti ricoverati per coronavirus in Veneto "ha sviluppato una malattia importante alle vie aeree ed era curato per una normale influenza". Lo ha riferito il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Siamo molto preoccupati - ha aggiunto - perché questo è un virus maledetto, è problematico e sorprende ora dopo ora".



"Siamo preoccupati, ho parlato col sindaco di Vo' Euganeo per adottare tutte le misure: chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali, cercando di ricostruire tutte le attività sociali e i contatti che queste persone hanno avuto per capire qual è il livello di cordone sanitario da mettere in atto". Lo ha detto il governatore Luca Zaia, parlando dei due casi positivi al coronavirus riscontrati in Veneto. "Non bisogna diffondere il panico - ha aggiunto - ma prima regola e' l'isolamento". 


"Per noi le analisi sono positive, stiamo aspettando la conferma dallo Spallanzani". Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, giungendo a Padova nella sede dell'Ulss 6 Euganea dopo la notizia dei due pensionati veneti positivi al Coronavirus. Zaia ha confermato che "sono due cittadini di Vo' Euganeo, uno del '42 e uno del '53. Uno è in condizioni critiche in terapia intensiva".


La Difesa ha individuato le strutture in Emilia Romagna e Lombardia che ospiteranno - così come accaduto al centro militare della Cecchignola - circa 200 persone che andranno in quarantena dopo la vicenda dei nuovi casi di contagio da coronavirus. Si tratta di strutture dell'esercito e dell'aeronautica. Una con oltre 130 posti a Piacenza, l'altra con 50-60 posti a Milano.


Sono due pensionati settantenni, di Vo' Euganeo, un piccolo paese ai piedi dei Colli Euganei (Padova), le due persone risultate positive in Veneto ai primi test sul coronavirus. Lo riferisce il sindaco, Giuliano Martini. "L'ho saputo dal direttore dell'azienda Usl 6 di Padova, Scibetta - afferma -. Mi ha comunicato la positività ai test dei miei due concittadini e l'attivazione a Padova dell'Unità di crisi". I due, che hanno in comune la frequentazione di due locali pubblici a Vo' Euganeo, vivono entrambi con familiari. Sono ricoverati in isolamento all'ospedale di Schiavonia, vicino ad Este (Padova).


Per quanto riguarda i primi sei casi positivi al coronavirus in Lombardia, l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, ha spiegato che tre hanno "un'età molto più avanzata, hanno tra 70 e 80 anni e tutti frequentavano lo stesso bar, molto frequentato dal padre del podista", cioè dell'amico dell'uomo di 38 anni "che faceva parte dello stesso gruppo podistico".


Le misure prese dopo i contagi da coronavirus in Lombardia non devono spaventare, "sono l'unico mezzo attraverso cui bloccare la possibile epidemia". Lo ha affermato il governatore Attilio Fontana in conferenza stampa. "Il tavolo di coordinamento regionale è sempre aperto - ha aggiunto - Ad ogni novità siamo pronti a reagire".


"Ci aspettiamo in Italia altri casi da nuovo coronavirus, non lo si può negare: nessuno può escludere che nuovi casi possano verificarsi anche in altre zone. La priorità è individuare subito i focolai". Lo afferma il direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, Gianni Rezza, dopo la rilevazione di casi da Sars-CoV-2 a trasmissione secondaria (ovvero a trasmissione locale perché in soggetti non provenienti direttamente dalla Cina) in Lombardia.


"Ci sono già stati in Europa dei cluster, già visti in Germania e in Francia. L'Italia è pronta, avevamo preparato un piano perché era evidente che quanto accaduto poteva accadere. Ora si tratta di attuare il piano predisposto". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Abbiamo preparato un piano che ha chiaramente delle immediate scelte, che riguardano il territorio che è stato circoscritto, perché l'obiettivo essenziale è quello di circoscrivere quest'area, trattenerlo in una specifica area geografica", ha aggiunto.


Sono una decina i Comuni, tutti nella stessa area nel Lodigiano, interessati dall'ordinanza sul coronavirus decisa da una cabina di regia presieduta dal governatore della Lombardia Attilio Fontana, dal ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della protezione civile Borrelli. Lo ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera parlando di "nove, dieci comuni" ed elencando fra gli altri Somaglia e Castelgerundo.


"Rispetto ai tamponi compiuti in queste ore da un lato ci sono evidenze negative, ma dall'altro abbiamo individuato altre 8 positività di cui 5 operatori sanitari, infermieri e medici dell'ospedale di Codogno e tre pazienti". Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera.  


Sono stati accertati i primi due casi di contagio da coronavirus in Veneto. Si tratta di due persone anziane, risultate entrambe positive al test effettuato nel reparto Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliera di Padova, dove i due pazienti sono tuttora ricoverati. I tamponi del test sono stati inviati all'Istituto Spallanzani di Roma per avere un ulteriore riscontro.


E' in corso il trasferimento dei contagiati dal coronavirus dall'ospedale di Codogno (Lodi) al Sacco di Milano. Il 38enne resta ricoverato all'ospedale di Codogno, date le sue condizioni. Al Sacco sono già in osservazione la moglie del 38enne, un amico podista, e l'amico rientrato dalla Cina, risultato però negativo al test. Nel nosocomio milanese è ricoverato anche il medico di base che per primo aveva curato il 38enne.


L'uomo rientrato dalla Cina che potrebbe essere il "portatore" del coronavirus nel Lodigiano. Aveva una sindrome influenzale quando ha incontrato il 38enne a cena. Secondo quanto si apprende, l'uomo ora ricoverato al Sacco e risultato negativo ai test è tornato in Italia con un volo della China Airlines il 21 gennaio. Tra il 1 e l'8 di febbraio avrebbe accusato i sintomi influenzali e in quel periodo avrebbe incontrato il 38enne di Codogno. 


Oltre al 38enne e a sua moglie, sarebbero 3 i clienti di un bar di Codogno e il figlio del titolare dell'esercizio gli altri quattro positivi al coronavirus. Il figlio del titolare aveva giocato a calcetto con il 38enne, mentre gli altri tre sono solo clienti del bar e non sarebbero mai entrati in contatto diretto con lui.


Stop al calcio dilettantistico nella zona del Lodigiano colpita dal'emergenza coronavirus. Il comitato regionale della Lega Dilettanti della Lombardia ha rinviato 40 partite di diversi campionati, dall'eccellenza alle juniores femminili, "a causa della criticità determinata dal coronavirus, che ha coinvolto le zone del Lodigiano e le società provenienti dallo stesso territorio". In una nota, il comitato specifica che oltre alle 40 gare già rinviate "le società non presenti in questo elenco che hanno tesserati (dirigenti, tecnici, calciatori) provenienti dalle zone interessate possono richiedere il rinvio della gara".


Sono 160 i colleghi del 38enne contagiato dal coronavirus, bloccati all'interno della sede della multinazionale nel Lodigiano. "Stiamo verificando tutti i lavoratori che operano nella stessa azienda di questo paziente, stiamo procedendo ai tamponi. Cerchiamo di individuare tutti i contatti, piu' o meno stretti, per metterli in isolamento e verificare le loro condizioni di salute", ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombarida, Giulio Gallera.


Il medico di base del 38enne positivo al coronavirus è ricoverato in ospedale con la polmonite. A quanto si apprende, il dottore sarebbe ricoverato a Milano.


"A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, a oggi circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone". Lo ha spiegato l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. 


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Il 38enne contagiato dal coronavirus sabato era sceso in campo con la sua squadra, la Picchio Somaglia, allo stadio di Madignano, in provincia di Cremona. Lo conferma un responsabile del team dilettantistico spiegando che "per il momento siamo tutti a casa".


Scuole e nidi chiusi fino a martedì: lo prevede un'ordinanza firmata dal vicesindaco di Casalpusterlengo, Piero Mussida. La chiusura, si legge nell'ordinanza, è stata decisa "in considerazione che nella giornata del sabato sono aperte poche scuole e nelle giornate del 24 e 25 febbraio la maggior parte di esse sono chiuse per la Festa del Carnevale". Altre due ordinanze prevedono la chiusura, sempre fino a martedì, dei locali e degli uffici comunali.


Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di venerdì e per la giornata di domenica la chiusura delle scuole e, "almeno fino a domenica", di tutti "gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico" come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale. 


Il coronavirus "ora è presente anche in Italia e la fase nuova è segnata dalla presenza di casi di trasmissione secondaria dell'infezione" come quelli rilevati in Lombardia. Lo ha detto Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo dell'Oms. La trasmissione secondaria, ha chiarito, si determina con l'acquisizione della malattia in un soggetto non proveniente direttamente dalle aree a rischio e cioè dalla provincia cinese dell'Hubei. 


Dopo la riunione del comitato tecnico scientifico, il ministro della Salute Speranza ha emanato un'ordinanza che prevede misure di isolamento in quarantena obbligatoria per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Inoltre viene disposta la sorveglianza attiva con "permanenza domiciliare fiduciaria" (cioè quarantena volontaria) per chi è stato in aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali.


Il ministero della Salute e la protezione civile stanno valutando eventuali altri provvedimenti tra cui la chiusura delle scuole nei comuni coinvolti. Lo ha detto l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera. L'assessore lombardo alla Protezione civile, Pietro Foroni ha precisato di essere "in coordinamento con il prefetto e i sindaci dei paesi coinvolti, per decidere azioni coordinate su scuole ed esercizi pubblici. La necessità è di isolare subito i luoghi dove si sta propagando e sviluppando virus per circoscriverlo". 


"Prima di fare una visita domiciliare o di ricevere in studio un paziente con sintomi sospetti da nuovo coronavirus, i medici di famiglia faranno un triage telefonico. L'obiettivo è di evitare contatti a rischio". Lo annuncia il segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale, Silvestro Scotti. Tutti i medici di famiglia riceveranno per email una scheda con le modalità del triage telefonico.


È risultato negativo al tampone del coronavirus il "paziente zero", la persona rientrata dalla Cina che è venuta in contatto con il paziente lodigiano risultato positivo. Attualmente isolato all'ospedale Sacco di Milano. Nonostante l'esito negativo che attesta l'assenza di infettività, secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se può essere risultato infetto nei giorni passati. Lo fa sapere la Regione Emilia-Romagna in una nota.


C' è "preoccupazione, ma non ci sono situazioni drammatiche" a Castiglione d'Adda (Lodi) dove risiedono i genitori dell'uomo contagiato dal coronavirus. Lo spiega il vicesindaco, Stefano Priori, annunciando che sono stati sospesi i festeggiamenti per il Carnevale e che è allo studio la chiusura delle scuole. Nel paese della Bassa Lodigiana, che conta circa 4.600 abitanti, è stato diffuso l'invito a non uscire di casa.


L'uomo di 38 anni contagiato da coronavirus che è stato ricoverato per primo nell'ospedale di Codogno (Lodi) è in terapia intensiva, sta meglio rispetto a giovedì sera e sta leggermente migliorando.


Le persone sottoposte a test tramite tampone sono 150, tra medici, sanitari e parenti stretti del primo contagiato, e saranno sottoposte a quarantena in base a quanto deciso a livello ministeriale. Lo ha affermato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.


"Tutte le persone positive sono portate al Sacco quando sono in grado". Lo ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera durante la conferenza stampa per fare il punto sul coronavirus. Il paziente ricoverato in terapia intensiva a Codogno dovrebbe venire spostato nel primo pomeriggio.


"Ancora non sappiamo da chi si è diffuso il virus: potrebbe non essere da caso zero, ma potrebbe anche essere che è guarito. Non abbiamo la certezza di quale sia il caso indice", ha affermato ancora l'assessore Giulio Gallera.


"Il messaggio che diamo a chi abita in questi paesi è di rimanere a casa. Chiediamo di rimanere presso il proprio domicilio e a chi è stato in contatto con questi casi di chiamare il 112. La situazione è estremamente particolare per il nostro paese, invitiamo alla calma". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.


"Sono sei i casi di positività al coronavirus" in Lombardia. Lo ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. "Il paziente ricoverato al Sacco sta bene" e la situazione della moglie del primo ricoverato "è positiva", ha aggiunto.


L'invito a restare in casa viene fatto anche "a Casalpusterlengo in via assolutamente precauzionale": lo ha spiegato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera.


"A scopo precauzionale è stata inviata una squadra sanitaria per il controllo dei lavoratori nell'azienda di Fiorenzuola, oggi chiusa, in cui lavora l'uomo rientrato dalla Cina a fine gennaio e identificato come paziente zero". Lo ha scitto su Facebook il sindaco di Fiorenzuola d'Arda, Romeo Gandolfi, in un aggiornamento sul coronavirus. 


La possibilità di un caso non importato in Italia "era largamente attesa, si sapeva che la guardia andava tenuta alta per mesi. Ora bisogna procedere con sangue freddo con misure dettate dalle evidenze scientifiche, senza esagerare né in un senso né nell'altro". E' il commento di Walter Ricciardi, membro del Consiglio Esecutivo dell'Oms ed ex presidente dell'Istituto superiore di sanità.


Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è in partenza per la Lombardia dopo i tre casi di positività al coronavirus verificatisi nella regione. Con lui anche il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri.


"La coppia di cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, risultata positiva al virus, continua a essere ricoverata nel nostro Istituto. Le condizioni cliniche della coppia sono migliorate, in maniera significativa quelle del maschio". E' quanto emerge dal bollettino dello Spallanzani.


"Il giovane ricercatore italiano, caso confermato di Covid-19, è ormai risultato persistentemente negativo ai test per la ricerca del nuovo coronavirus". E' quanto emerge dall'ultimo bollettino medico dell'ospedale Spallanzani di Roma.


"Sono vicino ai miei concittadini e al mio territorio in questo momento di apprensione. Le Forze Armate e tutti gli apparati dello Stato lavoreranno come sempre in stretta sinergia, l'Italia ha tutte le capacità per affrontare questa situazione nel migliore dei modi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che si sta recando a Lodi per avere un quadro più chiaro possibile delle misure da intraprendere in merito alla vicenda del nuovo caso di contagio da Coronavirus. Il ministro ha assicurato "massima collaborazione e tempestività da parte della Difesa per la disponibilità di eventuali risorse e strutture militari necessarie e per garantire tutto il massimo supporto per la gestione della situazione". 


Il 38enne contagiato dal coronavirus lavora nella sede di una multinazionale nel Lodigiano. Nell'azienda è scattata la procedura di emergenza e si stanno eseguendo i tamponi sui dipendenti per capire se qualcuno possa essere stato contagiato.


La linea di massima precauzione adottata dall'Italia sulla vicenda Coronavirus "ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.


"E' prevista una sorveglianza attiva quindi un trattamento con contatto costante con i medici ma con possibilità di una domiciliazione fiduciaria. Continueremo a mantenere alta la linea di precauzione e prudenza", ha detto il premier Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha poi spiegato che "è stata disposta una nuova ordinanza che dispone il trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto". 


Dopo la riunione del comitato tecnico scientifico che ha vagliato le segnalazioni di nuovi casi di Coronavirus, il ministro della Salute Speranza ha provveduto ad emanare una nuova ordinanza che prevede misure di isolamento in quarantena obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo. Dispone inoltre la sorveglianza attiva con "permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato in aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali".


E' incinta ed è un'insegnante, che però al momento non sta lavorando, la moglie del 38enne ricoverato all'ospedale di Codogno. Anche lei risulta contagiata dal coronavirus come il marito.


Le autorità sanitarie e quelle della Difesa stanno valutando l'ipotesi di utilizzare strutture militari come supporto per la quarantena.


Dopo i casi di coronavirus nel Lodigiano la Ausl di Piacenza ha avviato verifiche e controlli anche sul territorio emiliano: il collega rientrato dalla Cina con cui il paziente 38enne è uscito a cena lavora infatti per un'azienda di Fiorenzuola d'Arda (Piacenza). I controlli della Ausl sul territorio sono quindi volti a verificare gli eventuali contatti dell'italiano rientrato dalla Cina con dipendenti piacentini dell'azienda.


"Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l'indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio. l'Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ricordando che è attiva una task force regionale che sta operando in stretto contatto con il Ministero della Salute e con la Protezione Civile.
 


La maggior parte dei contatti delle persone risultate positive al Coronavirus è stata individuata e sottoposta agli accertamenti e alle misure necessarie. Lo comunica l'Assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera.
 


L'uomo rientrato dalla Cina che ha contagiato il 38enne lodigiano è stato individuato ma secondo l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera "potrebbe essere asintomatico, i nostri tecnici stanno investigando per capirlo. Adesso il paziente è in isolamento al Sacco. Per isolamento adesso si intende anche il proprio domicilio, con una serie di precauzioni per tutte le persone che sono entrate in contatto con il paziente. Stiamo approntando tutte le misure necessarie, coordinandoci con il Ministero della Salute".


Sono la moglie e uno stretto conoscente del 38enne ricoverato all'ospedale di Codogno le altre due persone contagiate dal coronavirus in Lombardia. Lo ha spiegato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. "Altre due persone residenti a Castiglione D'Adda sono risultate positive al test del Coronavirus. Si tratta della moglie del 38enne in terapia intensiva e di uno stretto conoscente. I due pazienti si trovano attualmente in stato di isolamento", ha aggiunto Gallera. 


Sono una sessantina le persone che sarebbero entrate in contatto con il 38enne ricoverato a Codogno: per loro scatterà la quarantena. Non è ancora stato definito se i giorni sotto controllo sanitario verranno trascorsi in una struttura ad hoc o nelle proprie abitazioni.


Il 38enne, che lavora per una multinazionale di Casalpusterlengo, secondo quanto ricostruito dalle autorità sanitarie dopo la cena con il "paziente zero" ha incontrato decine di persone: solo negli ultimi quattro giorni è andato a correre e poi al lavoro, ha giocato a pallone e ha preso parte a tre cene e a un corso di formazione. I medici stanno ora cercando di ricostruire cosa abbia fatto e chi abbia incontrato in questi ultimi giorni anche la moglie, che sembrerebbe però aver avuto meno contatti del marito.


"Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali": questo è l'invito dell'assessore al Welfare della Lombardia
Giulio Gallera, dopo i casi di Coronavirus nel Lodigiano.

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