Il primo cittadino di Lonate Pozzolo avrebbe favorito il fratello, titolare di uno studio di progettazione, e alcuni imprenditori
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I carabinieri hanno arrestato Danilo Rivolta, sindaco di Lonate Pozzolo, nel Varesotto, suo fratello Fulvio, la sua compagna Orietta Liccati, assessore all'urbanistica di Gallarate (sempre nel Varesotto), e 4 imprenditori. Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, abuso d'ufficio e tentata concussione: il sindaco, di Forza Italia, avrebbe favorito il fratello, titolare di uno studio di progettazione, e gli altri imprenditori indagati.
Per il primo cittadino di Lonate Pozzolo è stata disposta la custodia in carcere, per il fratello i domiciliari. Domiciliari anche per due imprenditori, mentre per gli altri due e la compagna di Rivolta c'è l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
I militari della guardia di finanza di Busto Arsizio, con quelli della compagnia di Gallarate, stanno eseguendo numerose perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, come anche nei Comuni di Busto Arsizio e Gallarate e in uffici di società di consulenze e progettazione a Pavia, Lonate Pozzolo e Gallarate.
Nel 2014, a quanto pare, sospetti sulla condotta di alcuni degli indagati erano stati espressi da due consiglieri di Lonate Pozzolo in un'interrogazione in Consiglio comunale. I due politici avevano chiesto conto di una riunione che si era tenuta presso l'ufficio Urbanistica-Edilizia Privata del comune del Varesotto dove, oltre ad alcuni tecnici dell'ufficio, erano presenti l'architetto Fulvio Rivolta e, come citato nel documento dei consiglieri, "in veste molto attiva, l'architetto Orietta Liccati, ex responsabile dell'Ufficio medesimo ed attuale compagna del sindaco Danilo Emilio Rivolta". Nell'interrogazione era poi specificato come allora la Liccati non fosse più alle dipendenze del Comune di Lonate Pozzolo da cinque anni.