CALCI E PUGNI

Cremona, picchia capotreno che aveva discusso con la moglie

A picchiare il ferroviere sarebbe il marito di una donna con cui aveva discusso per la sistemazione in carrozza del figlio disabile

09 Mag 2018 - 16:32

Il controllore di un treno in arrivo martedì sera alla stazione di Cremona è stato aggredito a pugni ecalci. A picchiare il ferroviere sarebbe stato un pizzaiolocremonese la cui moglie aveva discusso alla stazione di Milanoper la sistemazione in carrozza del figlio disabile.

Arrivati da Roma a Milano, madre e figlio disabile di 10 anni hanno cambiato binario per prendere la coincidenza per Cremona, ma il treno era in partenza con le porte già chiuse. La mamma ha picchiato i pugni sui vetri, la porta si è aperta e la donna ha chiesto al controllore di aiutarla a caricare a bordo il bambino. Il controllore ha fatto presente che sarebbe servito uno speciale sollevatore e che per lui era obbligatorio usarlo. La donna non ne ha voluto sapere e ha caricato da sola il figlio sul treno. Ne è nata una vivace discussione della quale probabilmente la donna ha informato il marito che ha atteso l'arrivo del treno e ha picchiato il controllore.

L'aggressore è stato individuato e potrebbe essere incriminato per lesioni aggravate e interruzione di pubblico servizio visto che il treno diretto a Mantova non è ripartito.

Trenord: a rischio la sicurezza - L'aggressione così è stata ricostruita da Trenord. "Una cliente con ragazzo disabile in carrozzina è arrivata di corsa al binario 23 a Milano, quando le porte del treno 2661 stavano per chiudersi. La cliente - secondo Trenord - ha impedito la chiusura delle porte, trattenendole. La porta si è riaperta ed è intervenuto il capotreno, che ha accolto a bordo entrambi i viaggiatori diretti a Cremona".

Il capotreno ha "fatto presente alla signora l'irregolarità del suo comportamento ai fini della sicurezza dell'esercizio ferroviario, il capotreno l'ha informata che, per i viaggiatori con disabilità, è a disposizione il servizio dedicato della Sala Blu di RFI e dell'ufficio dedicato di Trenord". Poi con la sala operativa di Trenord ha fatto in modo che a Cremona il treno arrivasse a un binario accessibile (e non quello non accessibile dove era previsto si fermasse) adeguato per la discesa di carrozzine e l'uscita dalla stazione senza barriere.

"All'arrivo a Cremona il capotreno è stato improvvisamente e selvaggiamente aggredito da un uomo, che ha continuato a colpirlo anche dopo averlo fatto cadere a terra", si conclude la nota di Trenord spiegando che "quanto accaduto ha reso necessario limitare la corsa a Cremona". (

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