"Vorrei sparire, non doveva andare così e temo di non tornare più a casa". Poi il pensiero ai figli: "Spero che nessuno li disturbi"
"Vorrei essere morta io, vorrei svegliarmi come in un film e tornare indietro di una settimana". A parlare è Chiara Alessandri, la 43enne accusata dell'omicidio di Stefania Crotti, uccisa a Gorlago nella Bergamasca e poi abbandonata a Erbusco, nel Bresciano, dove il corpo è stato trovato carbonizzato. "Non doveva andare così", dice dal carcere di Verziano, a Brescia, secondo quanto riportato da Qn. "Vorrei sparire, temo di non tornare più a casa".
"So che devo dimostrare quello che ho fatto e quello che non ho fatto", dice Chiara Alessandri, che ha confessato di aver ucciso la rivale in amore ma continua a negare di averne bruciato il corpo. Il suo pensiero dal carcere, da cui è convinta di non uscire mai più, va ai suoi tre figli: "La prima persona con cui vorrei parlare è mia madre, per sapere cosa sanno e cosa non sanno i bimbi della mia situazione".
"Se mi focalizzo sulle cose concrete, sulla vita quotidiana dei miei figli, su quello che devo fare, mi sento ancora io. Appena non penso più alle cose concrete, sono una persona senza identità e divento quella che viene raccontata", aggiunge tra le lacrime. "Ho pensato a Stefania e vorrei essere al suo posto e che lei non fosse nel mio", ribadisce.