nel lecchese

Dervio, il paese dei divieti: dal no ai tuffi al no ai cani sul bus | Ecco quelli più strani (e le multe salate)

È pronto il regolamento di polizia urbana per il comune da 2.500 abitanti del Lecchese. La spiegazione del sindaco: "Tuteliamo le brave persone"

05 Set 2022 - 22:29

Divieti per tutti e anche di più. Dal commerciante alla casalinga, da chi si tuffa in acqua a chi alleva api, dai contadini che coltivano l'orto, ai cacciatori con segugi al seguito. A Dervio, un comune di 2.552 abitanti in provincia di Lecco, bagnato dal lago di Como, bisognerà stare molto attenti a come ci si muove in città perché - secondo quanto racconta Il Giorno - è stato approvato il nuovo regolamento di Polizia urbana e rurale: 222 articoli e 87 pagine di sole proibizioni. 

Il provvedimento - "È vietato effettuare tuffi dai pontili, dai moli, dalle barche ormeggiate e da qualsivoglia struttura fissa o mobile naturale o artificiale, collocate su area pubblica o demaniale, all'interno dell'area lacustre", recita il titolo XXII, articolo 210 del regolamento. Divieti che sembrerebbero poco appropriati a un posto sul lago: i turisti d'estate prendono di mira la città e arrivano in particolare dall'estero, proprio per bagni e tuffi. A pochi metri della riva è stato installato anche un acquapark galleggiante che, stando a quanto prevede il regolamento, dovrebbe quindi essere chiuso. Nel provvedimento viene tutto disciplinato con dettaglio, anche quello che in paese non è presente, come magazzini di sale o zuccherifici. Prima ancora, infatti, all'articolo 51 del titolo IV, si impone di "osservare la distanza di cinque metri" per chi "vuole fabbricare... magazzini di sale". 

Il trasporto pubblico e il decoro urbano - Sui mezzi ogni viaggiatore potrà portare solo due cani, mentre segugi, setter e cani da caccia in bus non potranno salire dopo le 18 e prima delle 19. Sarà vietato anche "riscaldare la cera naturale e artificiale, specialmente se in miscela con acquaragia, sopra fiamma libera". E ancora: non si potranno scuotere tovaglie e panni da finestre e balconi che si affacciano sulla strada pubblica. Tende e parasole "devono avere l'orlo inferiore sia frontale, sia laterale, compresi frange e ornamenti, a una altezza non minore di  2 metri e settanta dal suolo; la sporgenza deve contenersi fino a 30 centimetri dal filo del marciapiede". 

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"Vietato raccogliere fiori" - Nelle aree verdi e vicine all'arenile non si potranno raccogliere fiori, frutti e vegetazione. Dalle 20 alle 7 del mattino sarà vietato ai baristi vendere alcolici in contenitori di vetro. 

La multa fino a 900 euro - Chi sgarra dovrà pagare multe fino a 900 euro, a seconda delle trasgressioni. E c'è chi ironizza e definisce Dervio il paese dei mille divieti. Ma il sindaco Stefano Cassinelli giustifica così il provvedimento: "Le regole servono per tutelare le brave persone, non per penalizzarle - ha detto il primo cittadino - Alcune sembrano strampalate sebbene siano state scritte per usarle solo se e quando serve, sulla scorta di alcuni episodi già capitati, senza dover ricorrere a continue ordinanze. Il regolamento è uno strumento utile da applicare all'occorrenza. Ad esempio i divieti sui tuffi sono utili per intervenire in caso di qualche spericolato imprudente che vuole buttarsi da posti pericolosi".

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