REATO DI AIUTO AL SUICIDIO

Dj Fabo, il governo si costituisce davanti alla Corte costituzionale contro Cappato

L'appello lanciato all'esecutivo dall'Associazione Luca Coscioni, firmato da 15mila persone, rimane dunque inascoltato

03 Apr 2018 - 20:49
 © ansa

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Il governo si è costituito davanti alla Corte costituzionale nel procedimento sollevato dalla Corte di assise di Milano nell'ambito del processo a Marco Cappato per la morte di Dj Fabo. Lo comunica la vicepresidente dell'associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo. Al termine del processo, i giudici avevano trasmesso gli atti alla Consulta per valutare la legittimità costituzionale del reato di aiuto al suicidio, contestato a Cappato.

Inutile dunque l'appello lanciato nei giorni scorsi dall'Associazione e sottoscritto da 15mila persone per chiedere al governo di non intervenire a difesa della legge sull'istigazione e aiuto al suicidio, prevista dal nostro codice penale e risalente agli Anni 30. "Il nostro obiettivo non cambia - commenta Filomena Gallo - vogliamo far prevalere, contro la lettera del codice penale del 1930, i principi di libertà e autodeterminazione riconosciuti dalla Costituzione italiana e dalla Convezione europea dei diritti umani, nella convinzione che Fabiano Antoniani avesse diritto a ottenere in Italia il tipo di assistenza che, a proprio rischio e pericolo, ha dovuto andare a cercare all'estero con l'aiuto di Marco Cappato".

Il processo a Marco Cappato è iniziato lo scorso 8 novembre, dopo che lo stesso esponente dei Radicali si è autodenunciato ai carabinieri per aver accompagnato in Svizzera Fabiano Antoniani, dj 40enne diventato cieco e tetraplegico a causa di un incidente stradale, per sottoporsi alla pratica del suicidio assistito nella clinica Dignitas.

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