L'ex vigilessa del comune di Roncadelle svanita nel nulla l'8 maggio. Due delle tre figlie sono indagate per omicidio
Il corpo senza vita di una donna è stato trovato lungo un torrente che porta alla centrale idroelettrica di Temù, in provincia di Brescia. Quasi certamente è Laura Ziliani, l'ex vigilessa del comune di Roncadelle svanita nel nulla l'8 maggio. Per stabilire se si tratti effettivamente del corpo della 55enne servirà l'esame del Dna.
La Procura di Brescia però non ha più dubbi e ritiene che il cadavere trovato a Temù, in Vallecamonica, sia di Laura Ziliani, la vigilessa scomparsa l'8 maggio. Martedì sarà conferito l'incarico per l'esame del Dna e poi per la successiva autopsia. "Molto gli elementi che fanno ritenere che sia la donna scomparsa tre mesi", riferiscono fonti investigative. La donna era uscita per una passeggiata senza più tornare: le sue tracce si sono perse nei pressi di Villa Dalegno. Una scarpa da montagna della donna, tuttavia, era stata ritrovata relativamente a poca distanza dal cadavere, che non è riconoscibile.
A fine giugno la Procura di Brescia aveva iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio due delle tre figlie della donna. Sarebbero state alcune incongruenze nel loro racconto a far scattare l'iscrizione nel registro degli indagati.
Laura Ziliani era uscita di casa per una passeggiata in montagna e non era più tornata. Venne ripresa da una telecamera in paese e un testimone raccontò di averla incrociata su un sentiero.