In zona Bocconi si regalano chupiti in base alla taglia del reggiseno: il "gioco" viene denunciato sui social e la pagina Facebook dell'attività scompare
Cartello sessista
La trovata voleva essere divertente e provocatoria, ma si è ritorta contro il proprietario di un locale in pieno centro a Milano, vicino all'università Bocconi. Su un cartello in bella vista all'interno si leggono le condizioni per ottenere alcolici gratis: mostrare il seno, dare baci al barista e lanciare il reggiseno dietro il banco. Più si è prosperose, più sono i chupiti offerti. Ma sui social le accuse di sessismo sono state così tante da costringere il gestore a chiudere la pagina Facebook.
"Noi non siamo un locale normale. Un giorno senza sorriso è un giorno perso". Il proprietario dell'attività aveva tentato di mettere le mani avanti con queste frasi all'inizio e alla fine del cartello della discordia, ma non gli è bastato a evitare la pioggia di critiche, talmente numerose da costringerlo a eliminare il profilo del bar su Facebook.
"Hai una seconda di seno? Se lo mostri, ti vengono offerte due consumazioni gratis. Una terza invece ti dà diritto a tre drink. E così via. Chi non sta al gioco non è gradito "perché le altre ce l'hanno come te", si legge.
Le accuse di sessismo - Quando Luca Gibillini, membro dello staff del sindaco Beppe Sala, ha postato sul suo profilo Facebook l'immagine con l'elenco delle "offerte", si sono susseguite diverse accuse di sessismo, oltre a minacce di recensioni negative al bar. Persino l'assessore all'Urbanistica, Pierfrancesco Maran, è intervenuto con un commento: "Coi tavolini all'aperto ci siamo posti l'obiettivo di salvare i locali milanesi e la nostra socialità. Obiettivamente non tutti meritano di essere salvati".