Il corpo di una donna di 85 anni è stato ritrovato in un canale a Inzago, mentre un altro cadavere è stato segnalato nel fiume Lambro. Cauti i carabinieri sul primo ritrovamento. Per i militari, infatti, potrebbe essere stato un suicidio
© tgcom24
Le acque ingrossate di questi giorni hanno restituito il corpo di una donna di 85 anni, trovata morta in un canale a Inzago (Milano), intorno alle 11. Poco più tardi, intorno alle 12, sempre a Milano, al 118 è giunta la segnalazione di un corpo nel fiume Lambro che i soccorritori hanno cercato per tutto il giorno.
Il cadavere della donna era riverso su una sponda del Naviglio della Martesana. Secondo i carabinieri sono stati trovati elementi che farebbero pensare a un suicidio. Il decesso risalirebbe a mercoledì stamattina. Lo rendono noto i carabinieri di Cassano D'Adda, dopo aver raccolto la testimonianza di un nipote che avrebbe parlato con l'anziana proprio in mattinata. La donna ha detto che sarebbe andata a fare una passeggiata.
A Milano, invece, la segnalazione è stata fatta da due operai, che hanno visto un corpo, vestito, galleggiare in acqua. Le ricerche del corpo sono state rese particolarmente difficili dal Lambro in piena che non consente ai sommozzatori di entrare in acqua in sicurezza. Per le condizioni meteorologiche in peggioramento anche l'elicottero inviato da Varese dopo alcuni giri di perlustrazione è dovuto rientrare alla base.
Sulla buona fede dei due operai che hanno avvistato il cadavere non sembrano esserci dubbi. La loro segnalazione è stata molto precisa e dettagliata. Hanno raccontato che la persona, quasi sicuramente un uomo, di carnagione chiara e capelli scuri, indossava una maglietta bianca e pantaloni corti blu. Il corpo è passato sotto gli occhi dei due galleggiando di spalle, poi è finito in un mulinello che lo ha fatto girare così lo hanno potuto vedere in volto. Lo hanno poi visto ancora per quasi un minuto mentre la corrente lo trascinava. Al momento non ci sono denunce di persone scomparse nelle ultime ore. Quindi tutte le ipotesi sono ancora aperte: da quella che si tratti di una vittima di un suicidio o di un incidente deceduto da tempo e il cui corpo è stato riportato a galla con la piena, a quella di una persona caduta in acqua di recente.