Si parla di immagini riguardanti una Ferrari gialla in cui il rampollo di casa Agnelli sarebbe stato coinvolto in passato
© ansa
Per la vicenda, un presunto ricatto ai danni di Lapo Elkann, un cameriere è finito in carcere. Ma, secondo il gip che si occupa dell'inchiesta della Procura di Milano, ci sarebbe anche un altro "episodio da chiarire ed eventualmente verificare a proposito della vicenda che ha al centro un video "compromettente" sul rampollo di casa Fiat: si potrebbe trattare insomma di un fatto analogo a quello su cui si sta indagando.
Enrico Bellavista è il cameriere finito agli arresti con l'accusa di etorsione e di tentata estorsione. In alcune intercettazioni il paparazzo Fabrizio "Bicio" Pensa, indagato come presunto "intermediario", farebbe riferimento anche a un cosiddetto 'ritiro' di foto "di Parigi" e di 'scatti' riguardanti una "Ferrari gialla", in cui sarebbe stato coinvolto in passato lo stesso Elkann.
Fatti, secondo il gip di Milano Stefania Pepe che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare su richiesta del pm Giancarla Serafini, "da chiarire ed eventualmente verificare" perché pare appunto che si riferiscano a un "episodio analogo" a quello al centro dell'inchiesta. In una telefonata intercettata del 10 novembre, infatti, allo stretto collaboratore di Elkann, Carlo Shawn Nelson, che gli faceva presente che Lapo era "nel panico per questa situazione", ossia per la vicenda del video, Pensa, già coinvolto nel caso Vallettopoli, avrebbe detto per rassicurarlo che "non succederà niente - riassume il gip - e che lui (Lapo Elkann) deve ascoltarlo e che le sue parole sono sante, che questo è il suo compito, 'come gli ha già fatto sparire le foto della Ferrari gialla'".
In un'altra telefonata Pensa, spiegando a Enrico Bellavista che avrebbero dovuto chiedere 350mila euro per non diffondere il video, diceva: "Guarda questo è il prezzo che hanno preso per le foto di Parigi e questi i soldi che voglio io ... chiuso il discorso". Un presunto tentativo di estorsione ai danni di Lapo Elkann con al centro foto scattate a Parigi era già emerso nel 2010 in un'inchiesta milanese sul cosiddetto 'mercato del gossip'.
In un'altra intercettazione del 13 novembre Pensa, descrivendo a Bellavista la "strategia" giusta, a suo dire, per ottenere soldi da Elkann e spiegandogli "che è meglio attendere", gli "ricorda - scrive il gip - della vicenda di quando sono andati da tale 'Tonino' (persona da identificare in ordine a vicenda da chiarire)". 'Tonino', secondo Pensa, avrebbe detto loro "del pagamento e che la trattativa è andata avanti due mesi". In questo passaggio, secondo il gip, il paparazzo si riferirebbe appunto ad un "episodio analogo" a quello al centro dell'indagine.
Anche Bellavista, nel suo interrogatorio davanti al gip, ha parlato di "tale signor Tonino" titolare della "Agenzia Uno Express", nella cui sede 'Bicio' avrebbe portato il cameriere e suo fratello per parlare della "esistenza del video che gli facemmo visionare". Tonino, poi, secondo il verbale di Bellavista, avrebbe contattato "telefonicamente Signorini il direttore di Chi al quale riferi' l'esistenza del video".
Sempre secondo la versione del cameriere arrestato, "il direttore dell'Agenzia Uno Express nell'incontro di cui ho detto sopra, ci disse che qualche tempo prima Elkann aveva pagato la somma di 350mila euro affinché fossero ritirate alcune foto meno compromettenti del mio video che lo ritraevano e che per detto pagamento era stata emessa anche una fattura".
E Lapo posta la foto: "Notizie di oggi, carta igienica di domani" - Al riguardo, Lapo Elkann ha postato sulla sua pagina Facebook una foto con la scritta: "News of the day is toilet paper of tomorrow", per commentare le notizie relative appunto all'estorsione nei suoi confronti.