Alle 10 di venerdì apriranno i cancelli, ma l'inaugurazione ufficiale è prevista per le 12. in città, oltre alla festa, non mancheranno però le proteste dei No Expo
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A 109 anni di distanza dall'ultima edizione, che ha lasciato come eredità il parco Sempione, venerdì aprirà l'Esposizione universale di Milano. E solo allora si potrà finalmente fare un bilancio di tutto ciò che è stato: i ritardi, le polemiche, le inchieste, il lavoro 24 ore su 24 per recuperare e arrivare pronti al giorno dell'apertura....
Mercoledì è stato il giorno delle "pulizie di primavera" per dare una sistemata all'area, e giovedì quello degli ultimi ritocchi e della "bonifica" della polizia. A Palazzo Italia, dove gli uffici e l'auditorium non saranno pronti prima di un altro paio di settimane, gli addetti hanno però passato la cera sui pavimenti. E nelle piazzette lungo il cardo, la via dove sorgono tutti gli edifici del Padiglione Italia, tutto inizia ad essere pronto.
Per qualcosa bisognerà comunque aspettare: i punti vendita di Ovs ed Excelsior, con t-shirt e gadget, apriranno solo il 18 maggio, e l'allestimento ideato da Dante Ferretti sarà completato per il 2 giugno, festa della Repubblica, quando a Milano dovrebbe arrivare anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, così come per la fattoria globale 2.0 dell'associazione mondiale agronomi che sarà inaugurata il 14 maggio.
Se quello italiano è in ritardo, però, gli altri oltre ottanta padiglioni saranno tutti visitabili: anche quello del Nepal, nonostante il terremoto che ha convinto tutti gli operai (tranne 3) a lasciare Milano per tornare dalle loro famiglie. A quel punto sono arrivati in aiuto bresciani e bergamaschi per finire gli ultimi lavori, mentre davanti alla struttura è stato allestito un punto di raccolta fondi per aiutare la popolazione.
Proprio il padiglione nepalese sarà il primo a essere visitato dal premier Matteo Renzi, "per dare il segnale di vicinanza e solidarietà a quel Paese". Gli appuntamenti milanesi del premier in vista di Expo sono però iniziati già giovedì con la festa per i quarant'anni della maison Armani e il concerto di Andrea Bocelli in piazza Duomo che sarà trasmesso in mondovisione.
Venerdì i cancelli si apriranno alle 10, e quindi i primi ad entrare a Expo saranno non i vip ma i visitatori "qualunque" che hanno comperato il biglietto. La cerimonia di inaugurazione è infatti fissata per mezzogiorno all'Open Air Theatre, con Renzi e il commissario Giuseppe Sala a fare gli onori di casa, un collegamento con Papa Francesco, e, fra le autorità, una serie di ministri e rappresentanti stranieri. Poi, per i vip un pranzo al ristorante sulla terrazza di Palazzo Italia. E alla sera, dopo il rintocco delle campane del Duomo alle 18 e a seguire di quelle di tutta la diocesi con il concerto sulle terrazze della cattedrale, toccherà alla Turandot, dove non è ancora confermata la presenza di Renzi.
Oltre alla festa, però, non mancheranno le proteste: a partire dal corteo No Expo previsto per le 14.30, e con ulteriori proteste serali che potrebbero arrivare in piazza Scala.