L'ex esponente dell'Udc ligure davanti ai pm: "L'ex senatore Pdl Grillo sapeva delle tangenti e prendeva la sua parte delle mazzette"
© da-video
E' di oltre 2 milioni di euro la somma delle presunte mazzette che la cosiddetta "cupola" avrebbe chiesto per gli appalti di Sogin ed Expo. Lo avrebbe spiegato ai pm di Milano l'ex esponente dell'Udc, Sergio Cattozzo, chiarendo che la cifra si riferisce a presunte tangenti versate o promesse. Catozzo avrebbe poi aggiunto che l'ex senatore del Pdl, Luigi Grillo, sarebbe stato a conoscenza del giro di tangenti e lui stesso avrebbe preso la sua parte.
Da quanto si è saputo, Cattozzo avrebbe confermato ai pm di Milano, Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, che il presunto accordo illecito con l'imprenditore vicentino Enrico Maltauro per l'appalto Sogin del valore di circa 85-90 milioni di euro prevedeva presunte tangenti, in caso di chiusura positiva della gara, per una percentuale dell'1,5% sul valore dell'appalto. Dunque Maltauro avrebbe promesso un versamento di circa 1,5 milioni di euro (compresa la parte di Cattozzo da ricevere attraverso una finta consulenza) e avrebbe effettivamente corrisposto 600mila euro.
Inoltre, sempre stando a quanto avrebbe riferito da Cattozzo, per l'appalto Expo sulle cosiddette 'architetture di servizi' Maltauro arebbe promesso una mazzetta da 600mila euro. L'ex esponente dell'Udc ligure avrebbe affrontato con i pm anche il capitolo dell'appalto da 323 milioni di euro per la "Città della salute" che era nel mirino dell'organizzazione.