La donna, affetta da una malattia rara, dalla provincia di Varese, a fine gennaio, riuscì a raggiungere Dallas grazie all'aiuto della Regione Lombardia
© Lombardia Notizie
A metà gennaio il suo appello di avere un volo sanitario per raggiungere Dallas, negli Usa, per poter curare la malattia rara che l'aveva ridotta in gravi condizioni, aveva commosso l'Italia e aveva smosso la burocrazia della Regione Lombardia. Così a fine gennaio le era stato garantito quel viaggio della speranza verso gli Stati Uniti. Oggi, la 44enne Deborah Iori, dopo le terapie salvavita, è tornata a casa, a Sangiano (Varese), come riferisce Varesenews, che pubblica la sua lettera di ringraziamento.
"Tramite volo sanitario predisposto grazie al finanziamento dall’Ats Insubria di Varese, - scrive Deborah Iori nella sua lettera di ringraziamento pubblicata da Varesenews, - sono finalmente tornata a casa dopo sei settimane di ricovero. Dopo il ricovero, dove ho ricevuto le cure cliniche necessarie, le mie condizioni di salute si sono finalmente stabilizzate, e ho potuto acquistare tutta la terapia salvavita quotidiana reperibile sono negli Usa prescritta fino al prossimo ricovero già programmato".
"Vorrei ringraziare - conclude - tutti coloro che volontariamente, con grande lavoro di squadra, mi hanno permesso di continuare a vivere: tra cui il Policlinico di Milano, Reparto di Immunologia Clinica, centro regionale di riferimento per la mia rara patologia, l’assessore alle politiche sociali Alessandra Locatelli, la giunta regionale, le istituzioni locali. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ad oggi, hanno risposto al nostro umile appello per il sostegno delle spese con grande solidarietà, vicinanza e messaggi di grande incoraggiamento. E' proprio bello sapere che nei momenti difficili della vita non si è soli e che molte persone lo condividono con te!".
La corsa contro il tempo, dunque, con la pandemia in corso, è riuscita a salvare la vita a Deborah Iori, infermiera affetta da una grave e rara malattia che colpisce 30 persone al mondo. Di nuovo a casa, per lei continuano le cure, come continua la raccolta fondi aperta dalla famiglia per sostenere le spese sanitarie.