La somma, tre milioni più 100mila per l'Accademia, sarebbe stata depositata su un conto di garanzia presso un notaio milanese
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Il comportamento del sovrintendente del Teatro alla Scala a Milano, Alexander Pereira, che avrebbe accettato fondi sauditi (3,1 milioni di euro) prima della riunione del cda, "provocherebbe il suo licenziamento". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, precisando la sua estraneità alla vicenda. "Pereira non mi ha consegnato alcuna documentazione che facesse riferimento al versamento di tre milioni da lui ricevuto dai sauditi", ha affermato.
"Il signor Alexander Pereira - ha detto il governatore in un comunicato - non mi ha consegnato alcuna documentazione che facesse riferimento al versamento di tre milioni da lui ricevuto dai Sauditi. Ne ha fatto cenno per la prima e unica volta, e quasi involontariamente ("...forse adesso dovrò rimandare indietro i soldi"), durante la conversazione avvenuta nel mio ufficio il pomeriggio dell'8 marzo scorso. Nonostante la sorpresa e l'irritazione, ho ritenuto di non rendere pubblica in quel momento tale informazione, per rispetto della principale istituzione musicale del Paese e per tenere fede alla consegna del silenzio fino alla seduta del cda scaligero".
A questo punto, però, Fontana ha deciso di intervenire. "L'attuale sovrintendente della Scala confonde le tardive e superficiali informazioni che mi ha dato con un presunto consenso, né richiesto, né tanto meno dato - ha aggiunto -. Una cosa di tutta questa vicenda è chiara: l'attitudine di Pereira a creare confusione per coprire la preoccupante disinvoltura con cui ha gestito la politica culturale della Scala e la sua immagine nel mondo".
"Ancora più grave - ha concluso il presidente - è il fatto di aver comunque accettato dei fondi a prescindere dalle decisioni del cda e addirittura prima che questo si riunisse. In qualunque cda, a qualsiasi latitudine, questo comportamento provocherebbe il suo licenziamento".
Lunedì il cda - La somma, tre milioni per la Scala più 100mila per l'Accademia, sarebbe stata depositata su "conto escrow" (di garanzia) presso un notaio milanese, in attesa del cda. L'importo è stato versato a fine febbraio. Quindi dieci dopo l'ultima riunione del cda scaligero nel quale alcuni consiglieri avevano "diffidato" il sovrintendente Alexander Pereira sul proseguire una trattativa con un governo come quello dell'Arabia Saudita che non rispetta i diritti umani.
Ministro Bonisoli: "Verifica sui fondi" - Sulla vicenda dei fondi sauditi alla Scala "è in atto una verifica di alcuni aspetti". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.