Il leader di Forza Italia diffidato dal giudice di sorveglianza: "Questo non è un gioco. I magistrati non sono solo quei pochi di cui legge sui giornali ma sono tanti e lavorano"
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Silvio Berlusconi si è scusato per le frasi contro la magistratura pronunciate il 19 giugno durante un'udienza del processo a Valter Lavitola in corso a Napoli e costategli un richiamo da parte del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Il leader di Forza Italia, durante un colloquio di circa un'ora con il giudice che gli ha concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali, Beatrice Crosti, ha assicurato che "non si ripeterà più".
"Questo non è un gioco", ha ricordato il giudice della Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti a Berlusconi convocato al settimo piano del Palazzo di Giustizia per una diffida. Il giudice gli ha spiegato che "i magistrati non sono solo quei pochi di cui legge sui giornali ma sono tanti e lavorano".
Le parole incriminate - "La magistratura è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l'immunità piena", disse Berlusconi rispondendo a una domanda del presidente del Tribunale di Napoli.