Il ragazzo aveva già avuto problemi con la giustizia (e con l'alcol). Denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale
© Dal Web
Un giovane è stato arrestato dalla polizia di Gallarate (Varese) dopo che, da ubriaco, ha emesso un rutto in faccia agli agenti che lo hanno poi dovuto inseguire in auto in una rocambolesca corsa. Il giovane non è nuovo a "imprese" del genere visto che nel giro di una settimana era già finito in questura un'altra volta, sempre per resistenza a pubblico ufficiale.
Il 22enne, italiano di origine marocchina, a San Valentino era stato fermato perché aveva rubato dei profumi per 270 euro che avrebbe dovuto consegnare alle "numorose fidanzate". Chiuso in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima, cantava a squarciagola "questa cella non mi fermerà". Al processo, il giudice lo ha scarcerato ma con obbligo di firma. Una pena lieve ma imponendogli comunque la visita quotidiana alle forze dell'ordine per dimostrare loro il rispetto dovuto.
Passano un paio di settimane e il protagonista di questa vicenda, raccontata sulle pagine de La Prealpina, si ubriaca e all'esterno di un locale di Gallarate comincia a dare in escandescenze. Immediata la chiamata alla polizia. Davanti agli agenti della volante il 22enne si comporta con sfacciataggine e arriva a emettere un rutto in faccia ai poliziotti. Poi si dà alla fuga in auto. La volante lo insegue e lo ferma dopo pochi minuti. E questa volta per lui si sono aperte le porte del carcere di Gallarate.