Gioco d'azzardo, giro di vite della Regione Lombardia: alle slot solo con carta identità
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Ciò per garantire che non ci siano minorenni tra i giocatori. Il Comune di Milano mette online la mappa delle zone off-limits dove ci sono scuole e luoghi di culto
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La Regione Lombardia inasprisce la normativa contro il gioco d'azzardo. L'Ente ha infatti annunciato di voler introdurre l'obbligo della carta d'identità per chi gioca alle slot machine, in modo di avere la certezza che chi giochi abbia raggiunto la maggiore età. Sulla stessa linea il Comune di Milano che ha pubblicato sul suo sito online la mappa delle zone della città off-limits per il gioco d'azzardo.
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La fotografia quindi di tutti i "luoghi sensibili" (ad esempio scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, oratori) che impediscono l'apertura di sale slot nel raggio di 500 metri. Questo significa che non ci potranno essere nuovi locali nel 96% del territorio di Milano, percentuale che salirà al 99% quando entrerà in vigore il nuovo regolamento edilizio comunale che aumenta il numero di luoghi considerati sensibili (come parchi gioco, musei, caserme) e estende i divieti anche alle sale scommesse.
"Siamo di fronte a un vero e proprio dramma sociale che danneggia la salute delle persone, specie le più fragili, e incide negativamente sui comportamenti di bambini, giovani, famiglie - ha spiegato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris -. E' giusto e necessario usare tutte le armi della legalità per far diventare Milano 'città no slot'".
Adesso, invece, per entrare in vigore il testo della Regione sull'obbligo della carta d'identità alle slot dovrà essere esaminato dalla commissione competente del Consiglio regionale e poi venire approvato definitivamente dalla Giunta. Il Consiglio ha già dato il via libera all'unanimità a una legge che vieta di aprire locali con slot a 500 metri da scuole, oratori, chiese, centri anziani e ospedali. E "in questo modo - ha sottolineato l'assessore al Territorio Viviana Beccalossi - prosegue la nostra battaglia contro il proliferare dell'apertura di sale con slot machine o apparecchiature similari".
Il nuovo regolamento prevede anche che psicologi dell'Asl possano andare dove sono le macchinette, parlare con i giocatori, facendoli compilare dei questionari, per approfondire e studiare le dinamiche del fenomeno. "Fornire questo servizio - ha sottolineato l'assessore al Commercio Mauro Parolini - non significa controllare, ma essere di supporto a chi non riesce a controllarsi".