Vernice nera sul sampietrino, poi ripulito. Il sindaco Sala: " Sfregio inaccettabile"
E' stata imbrattata una delle prime sei "pietre d'inciampo" collocate a Milano per ricordare le vittime del nazifascismo. L'oltraggio (proprio il 27 gennaio si celebra la Giornata della memoria) è stato compiuto con vernice nera nella notte fra venerdì e sabato sul sampietrino dedicato a Dante Coen, deportato ad Auschwitz e morto a Buchenwald. E' stata la stessa figlia di Coen a ripulire la pietra. Il sindaco Sala: "Sfregio inaccettabile".
A dare l'allarme è stata la figlia Ornella, che ha avvisato l'addetto alla sicurezza della Comunità ebraica. La polizia, ha raccontato, è andata nella zona per vedere se c'erano testimoni.
Ornella con la figlia è andata in via Plinio armata di acquaragia per ripulire il sampietrino in ottone che è stato messo sul marciapiede. "Vediamo quanto dura - ha commentato -. Se risuccede io ripulisco. Sicuramente è stato un atto di antisemitismo. Non hanno rispetto nemmeno per chi non c'è più e non ha colpa di niente". La Coen tiene in modo particolare alla targa che è "un omaggio giusto" per ricordare il padre, che lei non ha mai conosciuto dato che aveva 30 giorni quando è stato deportato, ma che è anche una sorta di tomba "perché l'hanno bruciato".
Sala: sfregio pietra inciampo inaccettabile - "Lo sfregio è un gesto inaccettabile". Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando l'imbrattamento. "La memoria viene prima di tutto e Milano non si piegherà mai di fronte a chi vuole cancellare le nostre radici", ha concluso il sindaco.