A "Zona Bianca" l'uomo racconta la richiesta fatta ai dipendenti del locale di Senago
Alessandro Impagnatiello e la madre Sabrina Paulis avrebbero chiesto i filmati delle telecamere di un bar a Senago, poco distante da via Monte Rosa, dove è stato ritrovato il cadere di Giulia Tramontano uccisa al settimo mese di gravidanza dal suo fidanzato Alessandro. A raccontarlo è un testimone che a "Zona Bianca" spiega di aver visto i due chiedere ai dipendenti del bar i filmati delle telecamere: "Li hanno chiesti ai ragazzi perché dicevano che stavano cercando Giulia", riferisce l'uomo.
Il testimone spiega di aver notato molta freddezza nell'atteggiamento di Impagnatiello. "Anche la madre lo era - considera l'uomo - ma credo che lo fosse perché erano già due giorni che suo figlio le raccontava caz****e". Il testimone, sconvolto per l'omicidio della giovane, racconta di essere molto inquieto per quanto accaduto. "Sono cinque giorni, da quando ci ho parlato e poi è arrivata la sua confessione e si è saputo che aveva il cadavere in macchina, che io sto male", conclude l'uomo.
Intanto, la Procura di Milano ha raccolto elementi che fanno ritenere che l'uomo abbia pianificato l'omicidio qualche giorno prima rispetto a sabato 27 maggio, giorno in cui ha ucciso la fidanzata. In particolare, la pm Alessia Menegazzo e l'aggiunta Letizia Mannella stanno lavorando su una nuova ricerca effettuata dal barman 30enne sul web e valutano la premeditazione. I vigili del fuoco hanno trovato in un tombino a Milano la patente e il bancomat della ragazza e nell'appartamento in cui è stato commesso l'omicidio è stata rinvenuta una pellicola trasparente compatibile con quella utilizzata per avvolgere il cadavere.