La giovane, infortunatasi a una gamba in un punto di difficile accesso, è stata individuata con la tecnologia e poi recuperata dal Soccorso alpino
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La tecnologia, se usata correttamente, è un imprescindibile alleato dell'uomo. Lo sa bene la stazione di Chiavenna del Soccorso alpino, che sabato pomeriggio ha salvato una ragazza, infortunatasi durante un'arrampicata, grazie all'utilizzo di un drone. La giovane ha dovuto interrompere l'ascesa sulle placche del Boggia, nel territorio del Comune di Gordona (Sondrio), per una ferita alla gamba dovuta alla caduta di un sasso. Bloccata in un punto di difficile accesso, è stata individuata proprio con il drone e portata in salvo.
L'intervento - A riportare la notizia è Il Giorno. L'intervento è partito alle 15.30, con le squadre di Chiavenna - insieme ai militari del Sagf, il Soccorso alpino della guardia di finanza di Madesimo - allertate per un problema occorso a tre arrampicatori, un italiano e due inglesi. La ragazza infortunata, che faceva parte del gruppo, è stata trovata grazie all'utilizzo del drone e poi salvata con complesse tecniche di recupero, che prevedono l'impiego di palo pescante e contrappeso. Infine, è stata portata in ospedale per le cure del caso.