Brescia, processati per assalto ad allevamento: pene da 8 a 10 mesi di carcere
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Il tribunale di Brescia ha condannato dodici dei tredici animalisti a processo per l'assalto all'allevamento di cani beagle Green Hill di Montichiari, nel Bresciano, avvenuto il 28 aprile 2012. Le pene inflitte vanno dagli otto ai dieci mesi. Durante l'irruzione gli attivisti portarono via decine di cani, molti dei quali cuccioli.
"Rifarei tutto, ho solo salvato dei cani da un lager" - Nonostante la condanna è questo il sentore comune all'esterno di Palazzo di Giustizia di Brescia dove si è concluso il processo a carico di tredici animalisti che il 28 aprile di tre anni fa fecero irruzione nei capannoni dell'allevamento bresciano di cani beagle Green Hill, chiuso poi pochi mesi dopo e i cui vertici sono stati condannati per maltrattamento su animali. Gli animalisti a processo entrarono in azione quel giorno portando all'esterno centinaia di cani destinati alla vivisezione; vennero arrestati e passarono due notti in cella. I giudici bresciani hanno condannato 12 animalisti per furto in concorso, mentre solo una ragazza è stata completamente assolta. "Sono contenta, anche se mi dispiace per i compagni che continueranno a lottare. Rifarei mille volte quello che ha fatto" ha detto la giovane lasciando in lacrime il tribunale bresciano. Il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto pene ben più pesanti, in un caso fino a quattro anni, ma è comunque soddisfatto. "Bene, è andata bene" si è limitato a dire al termine dell'udienza.
Lav: "Hanno salvato vite, non rubato cose" - "Per i reati più gravi gli imputati sono stati assolti. Non ci fermiamo e ricorreremo in appello - ha commentato l'avvocato Vittorio Arena, legale di buona parte degli imputati - Siamo convinti di aver costruito una linea difensiva che vogliamo continuare a seguire". Oltre alla pena, sospesa per tutti, i giudici hanno condannato i dodici animalisti al pagamento, in via solidale tra loro, ad un risarcimento del danno in favore di Green Hill 2001 da liquidarsi in separata sede assegnando alla stessa provvisionale immediatamente esecutiva di diecimila euro. "Auspichiamo che la Corte d'Appello possa valutare diversamente i fatti, alla luce dei successivi accadimenti nella struttura e relative vicende processuali" è stato il primo commento della Lav. "Seppur rispettiamo quelle che sono le decisioni dell'Autorità giudiziaria - ha aggiunto la Lega Antivivisezione -, riteniamo che questa sentenza vada a confliggere con il riconoscimento dell'animale quale soggetto, essere senziente e non res, e la conseguenza che gli attivisti coinvolti non hanno assolutamente rubato qualcosa ma piuttosto salvato vite animali da maltrattamenti e uccisioni