Fabrizio Corona compie 40 anni in cella
© novella-2000
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Il tribunale di Sorveglianza di Milano ha revocato il differimento pena in detenzione domiciliare: l'ex agente dei fotografi si è mostrato sui social con il volto insanguinato
L'ambulanza danneggiata da Fabrizio Corona © Ansa
Fabrizio Corona deve tornare in carcere: lo ha deciso il tribunale di Sorveglianza di Milano, revocando il differimento pena in detenzione domiciliare. L'ex agente dei fotografi, ha raccontato il suo avvocato, "si è ferito ai polsi" per reazione. Corona ha quindi pubblicato su Instagram un video nel quale, con il volto sporco di sangue, attacca i magistrati. Il filmato è stato poi rimosso. Corona è stato ricoverato in reparto psichiatria.
Nell'abitazione di Corona sono arrivati i soccorritori del 118 e gli agenti della Questura. Una volta sceso in strada, l'ex agente dei fotografi ha frantumato un vetro dell'ambulanza che lo aspettava per portarlo all'ospedale Niguarda di Milano. Gridando "che cosa fate qui, andate via", Corona ha cercato di sfilarsi alle braccia dei poliziotti, puntando i piedi per poi colpire il vetro dell'ambulanza e calciare vigorosamente.
La reazione dell'avvocato - "Sono allibito, questa è una pagina tristissima della Giustizia italiana". Lo ha detto l'avvocato Ivano Chiesa, difensore di Fabrizio Corona, commentando la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano che ha revocato gli arresti domiciliari all'ex agente fotografico. "In altre occasioni Fabrizio aveva sbagliato e sono stato io il primo a dirglielo. Questa volta, davvero, non c'è ragione per farlo tornare in carcere", ha aggiunto.
Violazioni delle prescrizioni - Nel video pubblicato su Instagram, Corona compare con la faccia sporca di sangue dopo essersi ferito. Dopo l'udienza di lunedì nella quale Corona aveva chiesto ai giudici di non farlo tornare "all'inferno", e cioè in carcere, il collegio ha accolto la richiesta del sostituto pg di revocare il differimento pena in detenzione domiciliare per l'ex agente dei fotografi per una serie di violazioni delle prescrizioni, tra cui le comparsate in tv e l'uso dei social network, da cui sono scaturite denunce a suo carico per diffamazione e minacce.
"Avete creato un mostro" - "Adesso vi faccio vedere come si combatte. Ingiustizia. Pronto a dare la mia vita in questo Paese ingiusto", dice Corona nei video pubblicati sui social in cui attacca i magistrati dicendo: "Avete creato un mostro". Ma il pg aveva fatto notare che Corona in detenzione domiciliare stava facendo di tutto tranne che curarsi: utilizzava gli spazi di libertà in modo strumentale, mentre solo col "rispetto delle prescrizioni" si può dimostrare "l'adesione al programma terapeutico". E ha così chiesto la revoca del differimento pena a partire dalla "diffida" del 27 ottobre e dunque con altri più di 4 mesi da scontare di nuovo.
Ricoverato in reparto di psichiatria Corona è stato poi stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Niguarda. Rimarrà nella struttura, ha detto il suo legale, "per qualche giorno". E'
piantonato dalla polizia e da agenti di polizia penitenziaria del carcere di Opera dove sarà trasferito, quando potrà lasciare l'ospedale. "Fabrizio resta ricoverato qualche giorno - ha annunciato l'avvocato Ivano Chiesa - meno male che sta bene, sono allibito per un provvedimento profondamente ingiusto e sbagliato che colpisce un uomo certo non pericoloso e che stava seguendo un percorso di cura. E' un giorno triste per la giustizia italiana".
Due diffide già ricevute - Nella prima diffida, che vedeva al centro denunce per diffamazione e minacce anche nei confronti dell'ex moglie Nina Moric, il magistrato segnalò che "dal punto di vista psichiatrico" Corona non presenta "criticità" e non può "minacciare e infangare il nome di altre persone", tra l'altro dopo i moltissimi "richiami" già ricevuti negli anni. Un'altra diffida gli è arrivata a novembre, quando ha partecipato ad un'altra trasmissione tv, malgrado il divieto di ottobre (che comprende pure i social).
Fuori e dentro dal carcere - Corona negli ultimi anni è entrato e uscito a ripetizione dal carcere: a ottobre 2015 ottenne il primo affidamento terapeutico che gli fu revocato ad ottobre 2016; a febbraio 2018 ebbe l'affidamento provvisorio, revocato con ritorno in carcere nel giugno 2018. E poi ancora affidamento concesso a novembre 2018 e sospeso a marzo 2019 e revocato ad aprile dello stesso anno. Infine, nel dicembre 2019 l'uscita dal carcere per il differimento pena con detenzione domiciliare per curarsi.
Video rimosso da Instagram "I post e le Storie di Fabrizio Corona sono stati rimossi. Non permettiamo immagini o video di autolesionismo su Instagram ed eliminiamo questi contenuti ogni volta che ne veniamo a conoscenza". Lo ha spiegato un portavoce di Facebook, la società che possiede Instagram.
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