A Milano e non solo

Il teatro al tempo del Covid? Arriva a domicilio con gli attori-rider, basta scegliere il menù

Roberta Paolini e Marica Mastromarino portano i loro spettacoli in giro per la città, a richiesta. "Anche sotto un sottopasso ferroviario ricreiamo la magia del palco", raccontano a Tgcom24

05 Gen 2021 - 08:00
1 di 6
© Teatro Delivery Milano  | Per gentile concessione di Daniel Alejandro Gencarelli a Teatro Delivery Milano
© Teatro Delivery Milano  | Per gentile concessione di Daniel Alejandro Gencarelli a Teatro Delivery Milano
© Teatro Delivery Milano  | Per gentile concessione di Daniel Alejandro Gencarelli a Teatro Delivery Milano

© Teatro Delivery Milano | Per gentile concessione di Daniel Alejandro Gencarelli a Teatro Delivery Milano

© Teatro Delivery Milano | Per gentile concessione di Daniel Alejandro Gencarelli a Teatro Delivery Milano

Girano per Milano in bici con lo zaino tipico dei rider (è solo in prestito, però!), ma sono fattorini un po' speciali. Non consegnano a domicilio cibo pronto, ma teatro, "pillole di teatro", in un ampio menù. Roberta Paolini e Marica Mastromarino, attrici e attiviste del Coordinamento Spettacolo Lombardia, non si arrendono alla chiusura dei teatri a causa del Covid e con Teatro Delivery Milano hanno aderito al progetto dell'attore pugliese Ippolito Chiarello delle Usca (Unità di soccorso creatività artistica). "I nostri spettacoli rivivono in strada, in un parco innevato, nei cortili, nei sottopassi ferroviari: non ci arrendiamo alla chiusura delle sale e alla cultura in streaming", affermano a Tgcom24.

Al momento, gli spettacoli in menù sulla loro pagina Facebook, prevedono, per restrizioni anti-coronavirus e prezzo, la possibilità di partecipazione a nuclei familiari. "Non c'è niente che può sostituire il teatro dal vivo - continua Roberta Paolini a Tgcom24. - Ma anche due persone per noi sono il nostro pubblico. Ed è bello provare a ricreare quella magia del palco ovunque, perché questo che proponiamo è davvero teatro per tutti, anche per chi non può permetterselo normalmente, acquistando il biglietto al botteghino".

E così si va in scena a chiamata. "Non importa se recitiamo all'aria aperta, sotto la pioggia, al freddo, sul marciapiede, tra auto e tram di passaggio, sotto il sottopasso della stazione di Segrate o tra gli incroci di Dergano - sottolinea Roberta Paolini. - La nostra è una resistenza culturale e politica. E poi l'Inferno di Dante sotto il sottopasso ferroviario è quasi più evocativo...".

Come è partita questa nuova avventura teatrale? "Durante il primo lockdown - ricorda Roberta Paolini - io e Marica eravamo nella Brigata Franca Rame a consegnare spesa a domicilio nelle case popolari di Milano e lì portavamo anche pillole di teatro, esibendoci nei nostri monologhi".

"Con le ultime restrizioni e i teatri ancora chiusi - prosegue Roberta Paolini - abbiamo deciso di portare avanti questa nostra esperienza e di aderire alle Usca del collega pugliese Ippolito Chiarello. Lavoriamo su repertori individuali e, sempre a richiesta, su due spettacoli che ci vedono in scena insieme, 'La fame dello Zanni' di Dario Fo e un testo di Gianni Rodari, ma c'è anche il piatto: Proponici un testo".

Così, dal 6 dicembre a oggi, numerosi i "regali" teatrali consegnati dalle due attrici per Milano, sempre in sella alle loro bici e con in spalla tutto l'occorrente per l'esibizione. Il teatro cambia faccia e si adegua ai tempi della pandemia, dunque, per resistere. "Il teatro fa sognare - conclude Roberta Paolini a Tgcom24, - e questa sua magia si può ricreare, basta incontrare le persone. Lasciateci la possibilità del contatto e pensiamo anche alle tante maestranze a casa. Anche per loro resistiamo":

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri