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A causare l'incendio potrebbe essere stato un cortocircuito. Nessun ferito. A dare l'allarme il personale della vigilanza
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Un incendio è divampato nel Palazzo di giustizia di Milano, dove ha preso fuoco l'ultimo piano dell'edificio, il settimo. Nessuna persona è rimasta coinvolta. "E' stato un bel disastro, danni gravissimi", ha commentato il pm Alberto Nobili al termine del sopralluogo. A causare il rogo potrebbe essere stato un cortocircuito. A dare l'allarme è stato il personale della vigilanza. Sul posto sono intervenute 18 squadre dei vigili del fuoco.
Quando è scoppiato il rogo, poco prima delle 6 di sabato mattina, all'interno del Palagiustizia e in particolare nei piani coinvolti non c'era nessuno, salvo i presidi di vigilanza delle guardie private agli ingressi. In questi giorni l'attività è ridotta ai servizi essenziali per l'emergenza coronavirus: l'edificio è chiuso al pubblico e si può entrate solo per le urgenze. Anche la presenza di magistrati e personale amministrativo è ridotta al minimo.
"E' stato un danno importante, la cancelleria centrale è distrutta", ha spiegato il presidente dell'Ufficio gip di Milano, Aurelio Barazzetta, che ha confermato che al momento dell'incendio negli uffici non c'era nessuno.