Via allo smassamento del materiale. L'allarme di Legambiente: "Siamo davanti a una strana epidemia di incendi nei depositi di rifiuti"
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Sono state domate nella notte le fiamme all'interno della ditta di smaltimento di rifiuti speciali a Mortara, nel Pavese. L'incendio alla "Eredi Berté" era scoppiato mercoledì all'alba, con colonne di fumo alte decine di metri visibili per tutta la giornata anche a chilometri di distanza. I vigili del fuoco sono ora impegnati a spegnere piccoli focolai e poi procederanno allo smassamento dei rifiuti bruciati. I risultati sulla diossina si avranno fra tre giorni.
"Le notizie che mi hanno riferito i responsabili dell'Arpa - aveva detto il prefetto dopo lo scoppio del rogo - non sono troppo confortanti. Sta bruciando di tutto e c'è il rischio che si sviluppi diossina". Il sindaco di Mortara e quelli di dieci Comuni limitrofi, compreso Vigevano, hanno emesso ordinanze per invitare la popolazione a tenere chiuse porte e finestre e a non raccogliere e consumare i prodotti dell'orto fino a quando le analisi dell'Arpa non escluderanno contaminazioni.
Durante l'estate sono stati parecchi gli incendi sviluppatisi in depositi di rifiuti anche nel Milanese, tanto che Legambiente ha parlato di "strana epidemia di incendi". Il presidente della commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Alessandro Bratti, ha confermato l'impegno a monitorare il fenomeno dei roghi nelle aziende di trattamento e smaltimento. "Approfondendo quanto avvenuto a Pomezia e Malagrotta tra maggio e luglio - dice - ci siamo impegnati a ricostruire la mappa degli incendi degli ultimi due anni in tutte le regioni".