IN SECONDO GRADO

Kabobo, confermati 20 anni in Appello Riconosciuto vizio parziale di mente

La Corte d'Assise d'Appello di Milano conferma la condanna inflitta in primo grado al ghanese che uccise a colpi di piccone tre passanti

20 Gen 2015 - 19:37
 © ansa

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La Corte d'Assise d'Appello di Milano ha confermato la condanna a 20 anni e la misura di sicurezza a 3 anni a pena espiata per Adam Kabobo, il ghanese che l'11 maggio del 2013 uccise a colpi di piccone tre passanti a Milano. I giudici hanno così accolto la richiesta del sostituto procuratore generale, Carmen Manfredda. Riconosciuto il vizio parziale di mente.

La difesa di Kabobo, che era presente in aula, aveva chiesto l'assoluzione per incapacità totale di intendere e di volere. Stessa richiesta che era stata formulata in primo grado.

I giudici hanno inoltre riconosciuto i risarcimenti e le provvisionali concesse in primo grado alle parti civili, ossia ai familiari di Ermanno Masini, Daniele Carella e Alessandro Carolè, le tre vittime.

Per Kabobo il 10 febbraio riprenderà l'udienza preliminare con l'accusa di duplice tentato omicidio in relazione ad altre due aggressioni avvenute sempre la mattina dell'11 maggio 2013.

Figlio vittima: "Speravo di più" - "Speravo in qualcosa di più, però questo è il massimo che si poteva ottenere e quindi accetto la decisione". Così Andrea Masini, figlio di Ermanno, ha commentato la sentenza d'Appello.

I genitori di Carella, morto a soli 21 anni, hanno detto solo poche parole ai cronisti, spiegando di essersi "affidati ai nostri avvocati". Uno dei legali, Jean Paule Castagno, ha parlato di una "sentenza giusta, al di là dei pellerossa", facendo riferimento a un paragone utilizzato in aula dai difensori di Kabobo.

Paragone su cui i difensori del ghanese, dopo la sentenza, sono tornati: quando in aula hanno fatto un paragone tra l'azione di Kabobo di prendere i cellulari alle vittime e i gesti di vittoria dei pellerossa "non abbiamo voluto mancare di rispetto, era soltanto un esempio per illustrare le nostre tesi", hanno chiarito Benedetto Ciccarone e Francesca Colasuonno.

Difesa Kabobo: "Cassazione? Aspettiamo motivazioni" - Quanto a un terzo grado di giudizio, gli avvocati di Kabobo prendono tempo: "Leggeremo le motivazioni della sentenza e vedremo se ci sono gli spazi per il ricorso in Cassazione", hanno dichiarato.

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