Senza il dispositivo la 27enne non può allenarsi: le era stata amputata una gamba dopo un grave incidente
La boxeur Erika Novarria ha usato i social per lanciare un appello: "Ritroviamo la mia gamba Vi prego. Ho bisogno di potermi allenare... di vivere". La 27enne della Scuola di pugilato Testudo di Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, è stata vittima di un furto: la sua auto – una Toyota C-HR color bianco perla con il tettuccio nero – è stata rubata tra l'1 e il 2 di maggio. Al suo interno c'era anche il borsone da palestra con la preziosa protesi da allenamento. Sì, perché Erika è stata vittima di un grave incidente stradale, nel 2009, che le è costato l'amputazione della gamba destra. La menomazione non le ha però, impedito di continuare la carriera sportiva, proprio grazie a quella protesi che oggi cerca di recuperare.
L'atleta fornisce ulteriori dettagli utili a ricostruire il furto: "A casa mia ho un box, ma la scorsa notte ho dormito dal mio ragazzo, in zona Bovisa, e quindi ho lasciato la macchina parcheggiata in strada. Questa mattina ho trovato l’amara sorpresa. Mi sono subito rivolta alle forze dell’ordine e poi ho postato un appello sui social. Poche ore dopo sono stata contattata da una donna che uscendo a buttare la spazzatura aveva notato un borsone e all’interno aveva trovato il mio computer, dalle parti di Paderno Dugnano. Ma io vorrei ritrovare la protesi. Senza non mi posso allenare, è stata realizzata appositamente per consentirmi di praticare attività sportiva e la utilizzo solo per il pugilato. E poi l’auto è la mia vita, nel senso che rappresenta la mia indipendenza ed era stata adattata tenendo conto delle mie esigenze. Per me usare i mezzi richiede un notevole dispendio di tempo e di energie".