Gli automobilisti multati non riceveranno i risarcimenti richiestiQuei segnalatori hanno fruttato al Comune 2,4 milioni di euro
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Sono stati ritenuti in regola quei semafori soprannominati T-red sulla Statale Cassanese nell'hinterland di Milano, nel comune di Segrate, noti per passare dal giallo al rosso in soli 4 secondi e quindi per far scattare tantissime multe in poco tempo.
In appena sei mesi, correva l'anno 2006, quei semafori micidiali con installate le fotocamere avevano incastrato quasi 40 mila automobilisti che non erano riusciti a passare in tempo gli incroci.
E non basta oltre ai soli 4 secondi tra il giallo e il rosso non c'era nemmeno il decimo di secondo, dovuto, tra il rosso e lo scatto del fotogramma che rileva l'infrazione. Tutto ciò aveva creato indignazione nell'opinione pubblica.
La Procura milanese aveva avviato l'inchiesta. Per il pm Alfredo Robledo l'accusa era associazione per delinquere, abuso d'ufficio e turbativa d'asta. Imputati erano il sindaco di Segrate Adriano Allessandrino, il comandante della polizia municipale e anche gli imprenditori che avevano vinto l'appalto per l'installazione di quei semafori.
Dopo sette anni, la sentenza ha fatto cadere le accuse, nessun risarcimento agli automobilisti multati, quei semafori per il giudici milanesi erano regolari. Resta in piedi solo la condanna relativa alle irregolarità sull'appalto. Quattro anni all'imprenditore Raul Cairoli che commercializzava l'apparecchiatura e un anno a Giuseppe Astorri che si era aggiudicato l'appalto per l'installazione.
Sulla Cassanese quei semafori che avevano facilmente portato nelle casse del comune 2 milioni e 400 mila euro non ci sono più, sono stati sostituiti dalle rotonde.