La Procura fa sapere che si tratta di un atto dovuto a garanzia di Rodolfo Corazzo, che potrà così nominare consulenti di fiducia
E' indagato per eccesso di legittima difesa Rodolfo Corazzo, il gioielliere che martedì ha ucciso un ladro entrato nella sua casa di Rodano, nel Milanese. Il reato ipotizzato è eccesso colposo in legittima difesa. Si tratta di un atto tecnico dovuto a sua garanzia. Consentirà infatti a Corazzo di nominare suoi consulenti di fiducia per l'autopsia sul corpo dell'albanese, per gli esami genetici e balistici e per altri accertamenti irrepetibili.
Inoltre, riferisce la Procura, l'inchiesta in cui il gioielliere di Rodano, ancora sotto shock, figura come indagato è anche un atto a sua garanzia: i magistrati sono infatti convinti che si tratti di un caso di legittima difesa, ma ritengono necessaria un'indagine per fare luce sull'accaduto.
"Il mio assistito - ha spiegato il legale di Corazzo, l'avvocato Piero Porciani - non è turbato dal fatto di essere indagato ma per il fatto che ci siano dei delinquenti ancora in libertà". Proseguono infatti le indagini per identificare i complici in fuga e per ricostruire gli spostamenti dell'albanese morto nella sparatoria nei giorni precedenti alla rapina. La villetta di Rodano è stata dissequestrata, ma per ora Corazzo preferisce non tornarci.