Nessun dietrofront dal primo cittadino della Bergamasca che aveva ammesso di aver fatto prof e preside mentendo sulla laurea. Indagato per truffa, falso ideologico e, per un'altra vicenda, abuso d'ufficio
Giuseppe Pezzoni, alla guida di una giunta di centrodestra, resta sindaco di Treviglio (Bg). Lo ha annunciato in un'accesa seduta del Consiglio comunale dove ha aggiunto “di non aver mai pensato” al passo indietro in questi giorni. Come se nulla fosse quindi, come se aver mentito sulla laurea mai conseguita non possa avere risvolti politici. E la tensione dentro l'aula di piazza Manara non si è placata all'esterno. Mentre Pezzoni lasciava il palazzo scortato dalle forze dell'ordine, una discussione tra sostenitori e detrattori è degenerata e sono volati pugni e insulti come dimostra il video girato da BergamoNews.it
Reo confesso su Facebook - Il caso era esploso giusto una settimana fa. Pezzoni dal 2001 lavora come professore di lettere all'Istituto Salesiano di Treviglio e dal 2009 ne è diventato addirittura preside. Peccato che il sindaco non si sia mai laureato e per ottenere la cattedra abbia prodotto un certificato falso, una "copia conforme all'originale" con 110 e lode con timbro del Comune di Pagazzano, paese natale di Pezzoni e sua prima esperienza da sindaco. Tutto è rimasto nascosto per 15 anni fin quando un'inchiesta giornalistica ha portato tutto a galla: tallonato dai media,
Pezzoni giovedì ha ammesso tutto su Facebook. "Io, Beppe Pezzoni, ho uno scheletro nell'armadio. Nel 2001, dopo un anno di riposo dovuto al sovraccarico di lavoro, ho raccontato una balla: ho dichiarato alla scuola di aver discusso la tesi di laurea quando così non è stato. La tesi è rimasta nel computer, così come il titolo di dottore. Ma ho fatto il prof, con tutta la passione che già avevo iniziato a metterci quando mi chiesero di fare una supplenza e poi quando mi è stata data una possibilità di proseguire".
Un'altra accusa - Evidente l'imbarazzo dei Salesiani. Palese lo sconcerto delle famiglie degli alunni dell'istituto Sacra Famiglia dal 2001 ad oggi. Palpabile il disagio degli elettori della città della Bassa Bergamasca, una specie di “capitale” dell'intera zona. In Municipio Pd e Cinque Stelle hanno subito chiesto le dimissioni. Una richiesta caduta nel vuoto.
Come se non bastasse, martedì il sindaco e quattro assessori su cinque sono stati indagati per abuso d'ufficio per il cambio di destinazione (da agricola a edilizia) di un'area destinata ad ospitare una residenza sanitaria da 300 posti.