"Non c'è mai stata l'intenzione di impedire il diritto di cronaca", ha chiarito l'assessore al Welfare, spiegando che tra due settimane si procederà con la riattivazione
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L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, è intervenuto sul tema del servizio informativo "real time" dell'Agenzia regionale delle Emergenze Urgenze, spiegando le motivazioni che lo hanno spinto "a interrompere momentaneamente il portale offerto dall'Areu ai media lombardi per accedere alle informazioni dei soccorsi effettuati sul territorio regionale". Una decisione, ha chiarito, "maturata dall'esigenza di rimodulare il servizio alla luce dei mutamenti che anche l'informazione ha subito dal 2012, anno in cui è stato attivato".
Al vicepresidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, Angelo Luigi Baguini, a quello regionale lombardo, Riccardo Sorrentino, al presidente dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, Paolo Perucchini, al presidente e vice presidente del Gruppo Cronisti Lombardi, Fabrizio Cassinelli e Giuseppe Spatola, ha sottolineato Bertolaso, "ho spiegato fin da subito che non c'è mai stata l'intenzione di impedire il diritto di cronaca, pur ricordando che la missione di Areu è quella di prestare soccorso ai cittadini, non altro e che il servizio finora offerto dalla Lombardia rappresenta un unicum nel panorama nazionale".
"Nessuna Regione è dotata di un simile strumento. Purtroppo con l'avvento dei siti di informazione online, nei quali troppo spesso lavorano giornalisti senza il dovuto riconoscimento contrattuale previsto dalla categoria, abbiamo rilevato che i tempi per elaborare le notizie si sono ridotti drasticamente compromettendo, in taluni casi, di accertare la realtà dei fatti e la completezza dell'informazione".
"Alla luce di questo, ben cosciente che lo strumento realizzato da Areu è - ha agigunto l'assessore - di grande rilevanza per tutti i media della Lombardia, ho semplicemente chiesto ai miei interlocutori di attendere due settimane per poter mettere a loro disposizione un servizio più coerente con tutto il sistema dell'emergenza, dal soccorso sul posto fino alla presa in carico nei Pronto Soccorso, proprio per fornire una comunicazione più attendibile ed esaustiva".
"Non solo, li ho anche informati che ne avrei parlato nei prossimi giorni con il ministro della Salute Orazio Schillaci, verificando la possibilità di estendere il servizio offerto da Areu in tutto il territorio nazionale. Proprio per la necessità di effettuare le modifiche che rendono inaccessibile momentaneamente il portale, ho anche informato i rappresentanti dell'Ordine e dei sindacati dei cronisti di aver dato mandato ad Areu di riservare nel frattempo delle linee telefoniche dedicate per consentire ai giornalisti di accedere comunque alle informazioni dei soccorsi effettuati".
"Alla luce di tanta disponibilità, riconosciutami anche dai partecipanti alla riunione di questa mattina, resto sconcertato nel leggere il comunicato da loro appena diffuso che riporta dichiarazioni assolutamente false come quella che avrei dovuto 'fare valutazioni con il Ministro della Salute e con il Garante della Privacy, prima di decidere se e come riaprirlo' omettendo completamente la mia intenzione di riaprire il portale una volta completate le modifiche necessarie".
"A questo punto mi domando se questo sia il diritto di cronaca, quello vero, al quale si appellano i miei interlocutori. Anche perché leggere che quello in questione sarebbe 'il primo intervento dei nuovi vertici regionali in tema di sanità', oltre che menzognero, dimostra come il tono del confronto stia, purtroppo, assumendo caratteri che nulla hanno a che fare con il diritto di cronaca", ha concluso Bertolaso.