Milano, si sarebbe trattato di un'indigestione. Le condizioni del boss mafioso, 83 anni, non risultano gravi
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Il boss Totò Riina, 83 anni, è stato ricoverato in ospedale a Milano in seguito a un malore. Si pensava a un ictus o a un infarto, ma gli esami clinici avrebbero stabilito che si è trattato di un'indigestione. Le sue condizioni non sono gravi. Il capomafia potrebbe tornare nel carcere di Opera, dove è rinchiuso in regime di 41 bis, tra stasera e mercoledì.
Arrestato il 13 gennaio del 1993 a Palermo, il padrino corleonese compirà 84 anni a novembre. Dal giorno della sua cattura è detenuto al 41 bis. Nel pomeriggio di martedì si è sentito male in cella e il personale dell'istituto di pena ha dato l'allarme. Il boss è stato portato nel reparto detenuti dell'ospedale San Paolo di Milano. Riina, ritenuto ancora il capo di Cosa nostra, soffre da anni di problemi cardiaci.
Nel 2003, mentre era detenuto ad Ascoli Piceno, Riina ebbe un infarto e gli fu scoperta una grave cardiopatia. Il capo dei capi di Cosa nostra è tornato recentemente protagonista delle cronache dopo la pubblicazione delle intercettazioni di sue conversazioni con un altro detenuto, il pugliese Alberto Lorusso. I due per mesi hanno trascorso insieme l'ora d'aria.
Nei suoi dialoghi con Lorusso, in carcere tra l'altro per omicidio, il padrino siciliano esprimeva il suo odio e il suo rancore verso i magistrati minacciando di morte il pm Nino Di Matteo che lo sta processando per la presunta trattativa tra Stato e mafia. Dalle conversazioni, in cui Riina si vantava delle sue gesta criminali e degli omicidi commessi, è venuto fuori un boss ancora ai vertici delle cosche e per nulla redento.