Nei filmati dei carabinieri la violenza contro i bimbi: legati al buio, costretti a mangiare con la forza e ricoperti di insulti
"La mia bimba si sveglia di notte urlando, la metto nel lettone con noi, ma non riesco a consolarla sempre". Si sfoga su Facebook la mamma di una piccola iscritta all'asilo nido Baby World del quartiere Bicocca, a Milano, chiuso dai carabinieri per maltrattamenti e lesioni sui bimbi. "Quando si tratta di metterla a dormire è un incubo, inizia a strillare. Da due giorni provo a dondolarla sulle mie gambe, così si addormenta".
L'incubo tra insulti e punizioni - L'orrore emerge chiaro nelle registrazioni, riportate dal Corriere della Sera, delle telecamere nascoste installate nella struttura dai carabinieri. E' la cronaca terribile di un susseguirsi di insulti e punizioni documentati dagli investigatori negli ultimi quattro mesi, ma che potrebbero essere iniziati a febbraio. C'è il bimbo legato in bagno, al buio, che per tentare di liberarsi cade e si ferisce. C'è l'altro piccolo che non vuole mangiare la carne e che viene costretto con la forza, con il cibo che gli viene infilato fino in gola dalla maestra visibilmente infastidita.
La bimba trascinata per i capelli - Venticinque i casi elencati dagli investigatori. A fine aprile un bambino chiede della mamma. Milena Ceres, la 34enne coordinatrice dell'asilo ai domiciliari, per i genitori la "maestra Milly", scatta: "Non devi rompere le palle, hai capito?". Qualche giorno dopo se la prende con una bimba: "Io ti faccio piangere". E ancora: "Non devi rompere il c..., devi dormire". Quando una piccola la fa innervosire, la donna la prende per la coda di cavallo e la trascina per alcuni metri.
Il morso sulla guancia e l'arresto - Un inferno che continua fino a mercoledì scorso. Sono le 11.20, la 34enne chiede a un bambino di portare sul tavolo una bottiglia d'acqua. Lui esegue, ma qualcosa non piace alla "maestra". Lui ci riprova, ma la situazione non migliora. Scatta la punizione: lei lo insulta, lo prende per le orecchie, poi si abbassa e lo morde sul viso. Non sa che le cimici dei carabinieri stanno registrando tutto. Scattano gli arresti, per i bimbi è la fine di un incubo.