Riaperta l'inchiesta: nessun tentato suicidio, è stata investita
Era il 3 maggio del 2010 quando Alice, tredicenne allegra e spensierata, a Roverbella nel Mantovano finisce in ospedale, ridotta come un vegetale in coma. Subito si parla di tentato suicidio ma, adesso, a quasi quattro anni di distanza ci pensa la giovane a far luce su quel giorno e sui fatti. Costretta su una sedia a rotelle, Alice non perde il sorriso e non vuole nemmeno che la gente la ricordi come "quella che si è lanciata dalla finestra". I ricordi, che ci hanno messo molto a tornare, ora sembrano più che lucidi e chiari. "Sono stata investita da una macchina pirata" racconta. Anche le perizie mediche subito dopo l'arrivo in ospedale sembrano confermare la tesi del pirata tanto che la Procura ha deciso di riaprire l'inchiesta.