Per il presidente della Camera si tratta di una "delibera che crea gravi discriminazioni". Per il ministro Salvini, invece, "non è razzismo. Per i furbetti la pacchia è finita"
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"Il Regolamento rimane in vigore, la legge deve sempre valere per tutti". Lo ha detto il sindaco di Lodi, Sara Casanova, in riferimento alla polemica sulle mense scolastiche "negate" ai bambini stranieri. "Dispiace - ha aggiunto Casanova - che non tutti condividano il principio di equità che sta alla base di questa delibera, che vuole mettere italiani e stranieri nella stessa condizione di partenza per dimostrare redditi e beni posseduti".
"Ringrazio i ministri Salvini e Bussetti, il segretario della Lega lombarda Grimoldi e tutte le forze politiche e i cittadini che ancora una volta numerosi si sono mobilitati in queste ore per dimostrarmi la loro solidarietà, dopo - ha sottolineato il sindaco di Lodi - un'ondata di insulti diretti contro di me, per il ruolo che rivesto. Ci sono anche attacchi personali e minacce che ritengo vergognosi".
"Sul tema delle prestazioni agevolate - ha spiegato Sara Casanova - l'amministrazione ha sempre accettato il confronto costruttivo con chiunque, ma chi ci critica non è stato in grado di fare altrettanto, cioè di costruire un dialogo politico rispettoso. Durante l'ultimo Consiglio comunale la maggioranza dei consiglieri ha assunto l'impegno di stendere linee-guida per l'applicazione del Regolamento per l'accesso alle prestazioni agevolate".
Salvini: "Basta furbetti, non è razzismo. La pacchia è finita" - "Il sindaco di Lodi vuole controllare che tutti quelli che devono paghino la mensa scolastica dei figli? Fa bene!!! Basta coi furbetti, se c'è gente che al suo Paese ha case, terreni e soldi, perché dovremmo dare loro dei servizi gratis, mentre gli italiani pagano tutto? Quanti immigrati hanno una casa popolare anche se hanno case al loro Paese? Quanti prendono contributi e pensioni e se le godono al loro Paese? Basta, la pacchia è finita. Non è razzismo, è solo giustizia e buon senso". Così sui social il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in merito al caso Lodi.
Fico: "Chiedere scusa e poi far rientrare i bimbi nelle mense" - In merito al caso Lodi è intervenuto anche il presidente della Camera, Roberto Fico. "Nel momento in cui si fa una delibera che, in modo conscio o in modo inconscio, crei delle discriminazioni così importanti - ha detto - si deve solamente chiedere scusa. Dopo le scuse questi bambini potranno rientrare tranquillamente nella mensa scolastica".
Ricostruendo la vicenda, Fico ha detto: "Nel momento in cui è accaduta questa situazione, questi 200 bambini non potevano andare in mensa perché non se lo potevano più permettere essendosi ritrovati all'improvviso nella fascia più alta; sono stati raccolti circa 60mila euro per permettere di andare a scuola fino alla fine di dicembre e questo è un gesto fondamentale ci rendiamo conto come ogni volta si crei una ingiustizia, una discriminazione il nostro Paese è sempre pronto a rispondere. La nostra Repubblica è forte i nostri valori sono saldi a partire da quelli costituzionali e questo è un dato fondamentale".