Secondo l'accusa spacciava per "urgenti" interventi che non lo erano ed aggravava i costi del nosocomio. Lui. "Ho agito esclusivamente nell'interesse di pazienti e ospedale"
© -afp
Gregorio Del Boca, 61 anni, primario del reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Mandic di Merate (Lecco), è stato sospeso per due mesi dal servizio. Secondo l'accusa eseguiva interventi ordinari, spacciandoli come "urgenti", fuori dal regolare orario di lavoro e nel fine settimana. Una mossa che gravava notevolmente sulle spese visto che il lavoro del dottore e del personale medico mobilitato d'urgenza veniva considerato come "straordinario". Sindaci e cittadini si sono schierati però in difesa del primario. "Ho agito esclusivamente nell'interesse delle pazienti e dell'ospedale", si è difeso così il medico. Lo scrive il Corriere della Sera.
I sindaci della Brianza si sono mobilitati pubblicamente in sostegno del medico. I cittadini hanno lanciato una petizione che ha già raggiunto 500 firme contro la decisione della Commissione Provvedimenti Disciplinari.
Sarebbero una dozzina gli episodi contestati a Del Boca. A segnalarli alcuni dipendenti richiamati d'urgenza in servizio per interventi che invece si rivelavano essere "ordinari". Insieme a Del Boca è stato sospeso anche l'ex direttore sanitario del Mandic, Gedeone Baraldo, sollevato dal servizio per 15 giorni per aver consentito l'utilizzo della sala operatoria per l'attività ordinaria in orari d'urgenza.
Per i cittadini di Merate la sospensione del primario di Ostetricia è solo il primo passo verso la chiusura dell'ospedale. Eventualità smentita dall'assessore alla Sanità, Giulio Gallera che ha affermato: "L’ospedale Mandic rappresenta un presidio importante per il territorio. Mi preme rassicurare la popolazione, e le donne in particolare. I timori circa l’eventualità di interruzione delle attività di Ostetricia e ginecologia sono infondati".
Anche il sindaco, Andrea Massironi, si è schierato dalla parte del medico: "Del Boca ha dimostrato non solo un’alta professionalità, ma a lui viene riconosciuta una propensione all’impegno che va oltre i doveri contrattuali". Intanto il Codacons ha presentato un esposto alla procura di Lecco per fare piena luce sui motivi della sospensione.