Testimoni, poco prima degli spari, avevano visto l'agente della polizia locale litigare con un'altra persona fuori da un bar di Bussero
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Un agente della polizia locale di Segrate, Salvatore Empoli, di 44 anni, è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso Gianfranco Ambrosoni, litografo di 53 anni. La vittima era intervenuta per dividere due uomini in una rissa scoppiata fuori da un bar di Bussero, nel Milanese. Testimoni avevano visto il vigile litigare con un'altra persona poco prima degli spari.
A rivelare il retroscena drammatico è Enrico Fedocci di Newsmediaset, secondo cui la vittima sarebbe intervenuta per dividere due uomini nei pressi della fermata della metropolitana. Sul luogo del delitto sono stati trovati sei bossoli calibro 7x65.
Ambrosini è descritto come una persona tranquilla, che aveva avuto contatti con la giustizia in tre occasioni: nel 2006 la moglie lo ha denunciato per maltrattamenti in famiglia poco prima della separazione (denuncia a piede libero), nel 2008 è stato fermato per guida in stato di ebbrezza e nel 2009 per guida senza patente.
L'uomo è stato arrestato a casa sua a Bussero dai carabinieri di Monza, che hanno trovate tre pistole, tutte regolarmente detenute. Una di queste, che viene ritenuta l'arma del delitto e perciò è stata sequestrata, era nascosta in un portaombrelli. Le altre due erano sul letto. Nessuna sarebbe quella di ordinanza.
I militari sono arrivati a Empoli grazie al numero di targa della vettura fornito da un testimone, che ha visto allontanarsi l'auto a tutta velocità dal luogo dove il litografo è stato ucciso. Al momento il vigile avrebbe ammesso solo di essere andato nel bar di Bussero e di aver litigato con un uomo.