rito religioso dopo quello civile del 1971

Milano, a 90 anni il sì nella casa di riposo

A 50 anni dal loro primo incontro e a 47 dalle nozze civili, grande festa alla residenza per anziani di Bussero per Maria e Umberto che hanno coronato il loro sogno d'amore con il rito ecclesiastico

15 Apr 2018 - 13:07
 © fondazione-mantovani

© fondazione-mantovani

Maria, 90 anni, e Umberto, 85, hanno coronato il sogno della loro vita dopo 50 anni insieme. Sposati, infatti, nel 1971, ma con il rito civile "per mancanza di tempo", dopo il loro primo incontro qualche anno prima a una festa ad Alassio (Savona), la coppia ha potuto finalmente organizzare il matrimonio religioso all'interno della casa di riposo di Bussero (Milano), dove la sposa è ricoverata da maggio. Grande festa per gli invitati degli sposi e anche per residenti e operatori della Casa Famiglia per Anziani della Fondazione Mantovani Onlus.

"Nel 1971 ci sposammo solo civilmente per mancanza di tempo", ha spiegato lo sposo, Umberto Maggi, ex primario del Policlinico di San Matteo di Pavia. "Io ero sempre oberato dal lavoro in sala operatoria e nel preparare numerose relazioni da presentare a congressi nazionali e internazionali ai quali ero chiamato a partecipare", è la motivazione.

In tutti questi anni, Maria e Umberto ci avevamo già provato quattro volte a completare la loro promessa con il matrimonio ecclesiastico, ma non ci erano mai riusciti, complice qualche documento che era scaduto con il trascorrere degli anni. "Ora finalmente, in Casa Famiglia, abbiamo potuto coronare la nostra promessa d’amore anche davanti al Signore", hanno commentato felici.

La scintilla tra loro era scoccata 50 anni fa, d’estate, durante una festa al famoso "muretto" di Alassio. "Successivamente, la conoscenza di Padre Davide Maria Turoldo – aggiunge Umberto – avvenuta in concomitanza del mio trasferimento a Bergamo come medico ospedaliero, è servita ad accrescere ancora di più in me e in mia moglie la consapevolezza che solo l’atto canonico avrebbe avuto il potere di trasmetterci autentica felicità".

Proprio quella felicità che, malgrado la malattia che ha costretto Maria a trasferirsi nella Casa Famiglia, ha illuminato la coppia allo scambio delle fedi davanti a don Luciano, il parroco di Bussero.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri