Fotogallery - Milano, arresto violento della polizia municipale
© Italy Photo Press
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Il commento del sociologo ed ex senatore sulla polemica scoppiata a seguito del video virale: "Nessun antefatto giustifica il fatto"
"Si dirà che il video propone solo una parte della vicenda, che non sappiamo come la trans avesse agito prima dell'intervento dei vigili, che le testimonianze degli agenti stessi vanno in tutt'altra direzione. D'accordo, toccherà alla magistratura accertare il contesto, la dinamica complessiva, l'insieme dei fatti. Ma resta un comportamento clamorosamente a mio avviso sproporzionato". Commenta così a Tgcom24 il sociologo ed ex senatore Luigi Manconi il caso della trans brasiliana fermata con violenza dalla polizia locale di Milano, il tutto ripreso da un video diventato virale e che ha innescato la polemica politica. "Nessun antefatto giustifica il fatto - sottolinea Manconi. - Chi esercita legittimamente la forza deve essere formato ad affrontare situazioni di crisi per garantire tutele e diritti di tutti cittadini che non vanno percepiti come nemici".
"Nessuna dinamica precedente, - spiega Manconi a Tgcom24, - nessun comportamento della trans può legittimare l'atteggiamento, il trattamento che poi gli agenti della polizia municipale hanno esercitato nei suo confronti".
"Il diritto, la giustizia, la legge si basano su un criterio di proporzione. Nessun atto di repressione può essere eccessivo rispetto alla consistenza del reato che si vuole reprimere, nessun atteggiamento di contenimento può risultare eccedente la pericolosità reale del soggetto che deve essere contenuto. Qui mi sembra che sia inequivocabile che l'atteggiamento dei vigili sia stato perlomeno eccessivo, sproporzionato", sottolinea il sociologo a Tgcom24.
"Si tratta di una questione delicatissima: stiamo parlando di una persona che appartiene a un mondo fragile, a una condizione di marginalità, di esclusione dalla cittadinanza, come accade a molte persone trans. Nei loro confronti va applicata maggiore delicatezza, attenzione, rispetto per i diritti fondamentali della persona, che valgono per tutti, chiunque sia il soggetto che va contenuto, trattenuto, represso e qualunque sia la responsabilità di cui si è reso autore", continua Manconi.
"Non dimentichiamo, poi, che in tutto questo manca la testimonianza della vittima, l'unica che non ha avuto finora possibilità di parlare. Così non riusciamo ad avere un quadro complessivo. Che poi la parte lesa possa avere avuto delle responsabilità, lo deciderà la magistratura. Ma di fondo c'è un problema gigantesco, da anni eluso, su chi in uno stato di diritto ha la possibilità di esercitare la forza contro altri cittadini. Costui deve ricevere educazione e formazione tecnicamente adeguate per affrontare ogni situazione di crisi e nel contempo rispettare i diritti dei cittadini".
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Manganellate e spray al peperoncino per fermare una trans: il tutto denunciato da un video che, diventato virale sui social, fa esplodere la polemica sui vigili di Milano. Ora indaga la procura. Ad essere coinvolti nella vicenda una transessuale brasiliana bloccata da quattro agenti della polizia locale in zona università Bocconi. Il filmato, girato da alcuni studenti, mostra solo le ultime fasi dell'intervento degli agenti, che, secondo il sindacato Sulpl, sarebbero stati aggrediti dalla transessuale dopo essere stati chiamati "dai genitori di una scuola perché stava importunando i bimbi all'ingresso". Il sindaco Sala ha commentato: "Fatto grave". Da Fdi "piena solidarietà ai vigili".