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La 41enne si è autoinferta delle ferite non gravi ed è stata ricoverata presso l'ospedale di Magenta ma per ora non sono stati emessi provvedimenti. Tra la donna e il marito era in corso una separazione "difficile"
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Una bimba di due è stata trovata morta nella propria casa di Cisliano (Milano). Con lei c'era la madre, 41 anni, portata in ospedale a Magenta dopo essersi auto inferta delle ferite giudica non gravi. Sui social raccontava di una separazione dal marito difficile, fatta di violenze e tradimenti, con denunce e controdenunce. Per il momento non sono stati emessi provvedimenti nei suoi confronti.
"Nostra figlia non c'è più" Il fatto è avvenuto intorno all'una di notte: a chiamare preoccupato sarebbe stato il marito della donna, che non si trovava nell'abitazione. "Nostra figlia non c'è più", gli avrebbe detto la 41enne. I carabinieri quando sono arrivati hanno trovato la casa chiusa dall'interno, hanno forzato una finestra e hanno trovato la bambina esanime sul letto, accanto alla madre in stato di incoscienza. Secondo quanto emerso, la bambina non presentava ferite evidenti e l'omicidio è solo una delle ipotesi su cui investigano i carabinieri: la bimba potrebbe essere stata soffocata, ma solo l'autopsia potrà escludere una morte accidentale.
Servirà l'autopsia - I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, che stanno conducendo le indagini insieme ai colleghi della Compagnia di Abbiategrasso, hanno completato i primi accertamenti sul caso. Dalla relazione del medico legale non emergerebbe alcun intervento esterno talmente grave da aver determinato la morte della piccola. Per questo non è stato possibile formalizzare un provvedimento a carico della madre. La donna è ricoverata in ospedale e in stato di sedazione. Decisiva a chiarire la situazione sara l'autopsia sul corpo della piccola, che si svolgerà martedì a Pavia.
La donna su Facebook: donne solo da morte sarete vittime - "Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime. Altrimenti siete solo delle povere pazze". Questo l'ultimo post su Facebook della donna in cui racconta di una separazione difficile fatta di violenze e tradimenti, di denunce e controdenunce, con al centro anche la piccola.
"Caro marito vai a denunciami ancora per calunnia e diffamazione. Denunciami ancora per sequestro di minore. Edith è la mia bambina. Non vi è alcuna calunnia". "Una bella persona - si legge sul profilo della donna sul social network - non insulta moglie e bambini, no. Una bella persona non tradisce la sua compagna, no. Una bella persona non si sposta durante le ore di lavoro per comodi personali (tradimenti e compagnia bella) ed invece non è mai presente con la sua famiglia, no". E ancora: "Una bella persona non percuote e picchia nessuno. Una bella persona non sminuisce la moglie chiamandola stupida, ignorante, stronza e puttana. Non vali nulla, stai zitta e non rompermi i coglioni, no. Una bella persona, questo continuo a sentire, è una bella persona. Avete un concetto assai strano di brava persona". "Sono disgustata - aggiunge la 41enne -. Le belle persone accompagnano con amore e stima i propri cari. Usa calma e parole positive. E' accanto nei momenti difficili. Protegge i propri cari. Queste sono le belle persone. Un altra bella persona libera di continuare ad esserlo. Grazie alle forze dell'ordine e alla procura di Pavia per aver ridicolizzato una storia di abusi e violenze in maniera errata. Denunciate donne. Siete comunque giudicate da un mondo omertoso a coprire gli orrori. Solo da morte verrete chiamate vittime - conclude - . Altrimenti siete solo delle povere pazze".