L'ex agente dello spettacolo avrebbe voluto acquistare le bottiglie a "un prezzo conveniente": Gli investigatori non hanno però trovato alcun riscontro al racconto
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A fine maggio 2018 Lele Mora sarebbe stato rapinato di 40mila euro all'interno di un campo Rom in zona Chiesa Rossa a Milano, dove si sarebbe recato insieme a un pluripregiudicato per comprare, a un prezzo conveniente, una partita di bottiglie di champagne che avrebbe poi voluto rivendere. A fornire la somma sarebbe stato un pregiudicato che poi avrebbe iniziato a tormentare l'ex agente dello spettacolo per avere indietro i soldi.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, dopo essere stato rapinato in una roulotte dall'uomo che doveva consegnargli le bottiglie di Dom Perignon e Cristal, Mora e il pregiudicato sarebbero stati anche malmenati e poi cacciati dal campo. Il denaro sottratto sarebbe stato dato al 63enne ex agente dello spettacolo da un altro pregiudicato, "committente dell'affare", che per riaverlo lo avrebbe ripetutamente minacciato tanto da finire in carcere per estorsione.
Su quella presunta rapina, però, gli inquirenti non hanno agli atti alcun elemento di riscontro, se non le dichiarazioni di tutte le persone coinvolte: la vicenda è però stata raccontata in modo diverso (e "molto fumoso") da tutti i protagonisti. Sta di fatto che nessuno ha denunciato la rapina, mentre a denunciare l'estorsione (che poi ha portato all'arresto di tre persone) sono stati solo due uomini, padre e figlio, che nei racconti sarebbero coloro che avevano proposto al pluripregiudicato l'"affare" dello champagne.